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Bando PNRR: 21 milioni per salute, ambiente, biodiversità e clima

Il Ministero della Salute ha pubblicato il bando per l’attuazione di 14 progetti su salute, ambiente, biodiversità e clima previsti dal PNRR. È possibile partecipare dal 15 luglio al 10 agosto. Proponenti o capofila devono essere le Regioni o le Province autonome di Trento e Bolzano

Bando PNRR
Foto di Public Co da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Il Ministero della Salute ha pubblicato il bando per l’attuazione di 14 progetti su salute, ambiente, biodiversità e clima previsti dal PNRR. L’investimento complessivo è di 21 milioni di euro. 

L’obiettivo è ridefinire il servizio sanitario a partire da un approccio olistico. 

Sarà possibile partecipare dal 15 luglio alle 17:00 del 10 agosto di quest’anno e le proposte possono essere presentate dalle Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano come proponenti o Capofila. Queste ultime possono includere ulteriori attori come le Unità Operative di Ao, Asl, Aou e altri Enti del Ssn; gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico – Irccs, pubblici e privati, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, l’Inal e l’Agenas, le università, gli enti di ricerca e del terzo settore oltre che il mondo del no profit. 

Gli interventi previsti dal bando si inseriscono nel programma “salute-ambiente-biodiversità-clima” del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR. 

Secondo il Ministero l’obiettivo è “fortificare la protezione della salute dei cittadini rispetto ai rischi attualmente noti e alle sfide incombenti di natura ambientale-climatica e supportare uno sviluppo sostenibile e una crescita economica in sicurezza, soprattutto in relazione alla transizione verde e alla trasformazione digitale”.

Come funziona il bando PNRR su salute, ambiente, biodiversità e climatici

Il bando finanzia 14 programmi distinti in due macro aree: “programmi prioritari per il settore sanitario” (A) e “programmi che prevedono azioni a elevata sinergia con altre istituzioni/settori” (B).

Per quanto riguarda la macro-area A, saranno tenuti in considerazione progetti di prevenzione e riduzione dei rischi sulla salute dell’inquinamento e per le aree critiche dal punto di vista ambientale; progetti per l’accesso universale all’acqua; prevenzione dei rischi fisici (rumore, radiazioni) o chimici; progetti per la riduzione degli impatti sulla salute umana dei cambiamenti climatici; progetti di igiene, resilienza e sostenibilità delle produzioni e delle filiere alimentari e progetti di promozione della salute nelle prime fasi di vita. 

Fanno parte della macroarea B i progetti di prevenzione di rischi sanitari dovuti a cambiamenti ambientali, sociali, economici, tecnologici, energetici; i progetti sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, perseguendo il benessere del lavoratore in ottica Total Worker Health; i progetti di supporto per realizzare città più sane, resilienti e sostenibili; i progetti di promozione di ambienti naturali e della digitalizzazione dei sistemi ambiente-clima e sistema sanitario e, infine, i progetti di ricerca per valutare l’impatto sulla salute umana dei rischi ambientali.