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Il secondo bando anti-amianto per gli edifici pubblici

Nuovi incentivi per gli interventi di rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici. I comuni hanno tempo fino al 30 aprile per presentare le domande

bando anti-amianto

 

Pubblicato il nuovo bando anti amianto per le amministrazioni comunali

(Rinnovabili.it) – Venticinque anni di lotta e oltre 600 norme dedicate, ma l’Italia fatica ancora venir fuori dall’era dell’amianto. Il problema maggiore? La scarsa coordinazione a livello nazionale, soprattutto sul fronte normativo. Il Testo Unico sull’amianto, provvedimento per il riordino, il coordinamento e l’integrazione di tutta la normativa in materia, è bloccato dal 2016 nel Senato. Le ultime misure messe in campo appartengono più che altro a interventi regionali. Fanno eccezione solo l’ecobonus edilizia (la legge di Bilancio 2018 ha esteso la detrazione anche agli interventi di rimozione dell’eternit) e i bandi anti-amianto pubblicati dal Ministero dell’Ambiente e dedicati esclusivamente all’edilizia pubblica. Quest’ultima misura è frutto del vecchio Collegato Ambientale con cui il Governo ha assegnato 16 milioni di euro per il trentennio 2016-2018 alla progettazione preliminare e agli interventi veri e propri di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici.

 

L’attuale bando è il secondo della serie ed è in scadenza: i comuni italiani che hanno in programma attività di bonifica del pericoloso materiale hanno tempo fino al 30 aprile 2018 per presentare domanda. Il decreto dà priorità agli edifici pubblici collocati all’interno o entro un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali e impianti sportivi. Assegnata la precedenza in graduatoria anche ai progetti cantierabili in dodici mesi dall’erogazione dell’incentivo e a quelli nei Siti d’interesse nazionale o inseriti nel sistema di mappatura dell’amianto.

 

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Il nuovo decreto – spiega in una nota stampa il Ministero dell’Ambiente – definisce ulteriori dettagli sulle modalità di accesso, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria, con i relativi allegati tecnici per la documentazione di supporto alla domanda, mentre i criteri per accedere al fondo restano quelli fissati dal decreto del 21 settembre 2016”. Ogni amministrazione può presentare un’unica domanda ma in cui siano inserito anche più interventi, a patto che l’importo massimo finanziabile sia entro i 15 mila euro.

Il precedente bando anti-amianto si è chiuso a marzo 2017 con 235 istanze proveniente da diciotto regioni: gli interventi più consistenti sono stati finanziati nel Nord-Ovest (353 mila euro, il 28% degli importi totali) e al Centro (314 mila euro, il 25%).

 

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