Con la seconda edizione, Athenathon – la maratona social delle università europee – promette di crescere ancora e alza l’asticella degli obiettivi da raggiungere.
Nel 2021 erano stati “macinati” 33mila chilometri tra nuoto, corsa e camminata; quest’anno l’idea è di arrivare a 50mila.
Docenti e studenti in gara per Athenathon
Ad Athenathon – iniziato il 9 maggio si concluderà il 9 giugno – partecipano sia docenti che studenti di sette università europee.
Per l’Italia sarà presente la telematica Università Cusano, che si confronterà con il Politecnico di Porto (Portogallo, coordinatore) e le università di Maribor (Slovenia), Orléans (Francia), Siegen (Germania), Ellenica del Mediterraneo (Grecia) e Tecnica Gediminas di Vilnius (Lituania).
I partecipanti dovranno condividere sui social le loro performance sportive. Una bella iniziativa di coesione tra Paesi diversi in vista di un obiettivo comune, la salute del Pianeta.
In questa edizione di Athenathon, inoltre, l’attenzione sarà rivolta alla guerra in corso tra Russia e Ucraina: il mondo dell’istruzione vorrebbe farsi veicolo di pace.
Formare i cittadini europei di domani
Athena (Advanced Technology Higher Education Network Alliance) è una delle reti di università europee nate da un’idea del Presidente francese Macron con l’obiettivo di formare i cittadini di domani e far maturare in loro il sentimento comune europeo.
Quale migliore occasione di una manifestazione sportiva come Athenathon per veicolare l’orgoglio europeo e l’impegno per l’ambiente?
Ogni rete di Athena costituisce un consorzio, un unico grande ateneo sovranazionale dove gli studenti hanno libertà di accesso al sapere di tutti gli atenei affiliati. Ogni università di Athena riceve un finanziamento di un milione di euro per progetti orientati all’inclusione.
I corsi, improntati all’internazionalizzazione puntano a incrementare programmi di mobilità anche per gli studenti con disabilità, creare reti internazionali di ricerca e allargare i rapporti di collaborazione con aziende e comunità del territorio.
9 maggio, festeggiamo l’Europa Day
Daniele Barettin, docente Unicusano e coordinatore del progetto Athena per l’università telematica, racconta com’è nata l’idea di Athenathon: «L’anno scorso, con i coordinatori dei Paesi partecipanti, cercavamo un’idea per festeggiare il 9 maggio l’Europa Day.
La data vuole ricordare il discorso che il ministro degli Esteri francese pronunciò il 9 maggio del 1950: per primo parlò di un’Europa unita, che doveva andare oltre i confini, oltre le guerre, superare quelli che erano stati gli egoismi del Novecento».
Dopo il periodo buio della pandemia, Athenathon voleva essere una specie di riconquista degli spazi aperti e un richiamo ai valori europei.
Quest’anno, l’invasione russa dell’Ucraina ha alterato l’equilibrio mondiale e rimesso in discussione gli obiettivi europei in difesa dell’ambiente.
Il messaggio di Athenathon è quello di ricordare il valore della collaborazione tra Paesi e l’importanza di non abbassare la guardia nella lotta al cambiamento climatico e nella protezione dell’ambiente.
A tale proposito, tra i corsi blended (che prevedono diversi formati e tipologie didattiche) attivati dal consorzio (parte online, parte in mobilità, ovvero gli studenti si incontrano in una delle sette sedi), l’Università Tecnica Gediminas di Vilnius ha organizzato un corso sulle smart city e sul miglioramento che la tecnologia può portare nella vita delle città dal punto di vista del traffico, della mobilità, dell’ecologia.