Raramente, quando si commenta una persona che ci ha lasciato, si avverte una sensazione di incontenibile simpatia come con Margherita Hack.
Sarà per il suo straripante accento toscano, per le sue apparizioni televisive controcorrente – non c’erano mai concessioni alla forma o alle garberie diplomatiche – o per la sua incuranza a sostenere in modo disinvolto posizioni antitutto, sta di fatto che l’immagine della Hack è stata da sempre un misto di simpatia e fascino della conoscenza.
Anche il suo incontro con Rinnovabili.it è stato leggero come il suo carattere imponeva. Ricordo che si parlava, alla vigilia dei referendum, di pro e contro nucleare e la Hack, con l’onestà intellettuale che le appartiene, manifestava la sua contrarietà, ma anche i suoi dubbi nel rinunciare a quella fonte. L’immediatezza con cui Margherita sapeva gestire i rapporti umani, nonostante la sua statura scientifica e umana, fece sì che questo rapporto portasse al suo ingresso nel nostro Comitato scientifico e ad una sua puntuale partecipazione, sulle pagine del quotidiano, alle questioni salienti che hanno coinvolto il mondo della sostenibilità ambientale ed energetica.
Anche se una astrofisica del suo spessore non credeva, per fede scientifica, ad una diversa dimensione dopo la partenza dalla vita terrena, a noi piace pensarla lassù tra le sua amate stelle mentre continua a seguire il nostro lavoro con l’affetto e l’attenzione che ci ha da sempre dimostrato.
Arrivederci, grande Margherita