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Ambiente: i Ventisette tra Rio+20 e un nuovo LIFE

(Rinnovabili.it) – I ventisette ministri dell’Ambiente della Comunità europea hanno espresso la loro posizione sulle questioni più calde e d attuali in tema di ambiente e clima. Il Consiglio, riunitosi lo scorso venerdì a Bruxelles, ha adottato una serie di conclusioni a partire da quelle più immediate riguardanti l’atteso summit Onu sullo sviluppo sostenibile che si terrà fra tre mesi a Rio de Janeiro. In linea con la richiesta dei capi di Stato e di governo, l’organo ha concordato su cinque settori prioritari sia per gli obiettivi operativi che per le azioni concrete da mettere in campo. “Si tratta – spiega a margine della riunione Commissario all’Ambiente Janez Potočnikdi energia sostenibile, acqua, gestione sostenibile del territorio e degli ecosistemi, oceani ed efficienza delle risorse, con un focus particolare sui rifiuti. Crediamo che queste aree siano cruciali nello sviluppo di un’economia inclusiva “verde” che sappia assicurare la crescita, l’eliminazione della povertà e la tutela ambientale”.

Ma l’impegno sul fronte internazionale non è stata l’unica tematica di cui si è discusso durante il Consiglio. I Ministri dell’ambiente si sono trovati a confrontarsi anche sulla politica ambientale comunitaria e sulle iniziative di supporto. E’ il caso di LIFE+ e del dibattito orientativo sulla proposta di regolamento per il programma 2014-2020. Lo scopo della proposta è quella di aumentare l’efficienza attuale LIFE+ al fine di adeguarlo alle nuove sfide e alla realizzazione di obiettivi e traguardi 2020. Gli elementi principali del nuovo regolamento includerebbero la creazione di due sotto-programmi (uno per l’ambiente con una dotazione di 2,4 miliardi di euro e uno per il clima con 800 milioni) e la creazione di “progetti integrati”, che opereranno su larga scala per migliorare l’attuazione della politica ambientale e climatica e la loro integrazione nelle altre politiche. I ministri hanno discusso di due temi fondamentali: l’equilibrio geografico – vale a dire i criteri per la distribuzione dei fondi del programma negli Stati membri – e i tassi di cofinanziamento, compresa la semplificazione delle procedure, senza riuscire però ad adottare una posizione comune per tutti gli Stati membri.

Tutti d’accordo invece sulla necessità di appoggiare l’adozione da parte della Commissione di un regolamento concernente il ​​calcolo di dell’efficienza dei processi di riciclo di pile e accumulatori, ai sensi della direttiva 2006/66/CE (5198/12). Le nuove norme si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2014.

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