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Al via domani gli Stati Generali della Green Economy

Sarà Ecomondo ad ospitare il 7 e l'8 novembre i tanto attesi Stati Generali della Green Economy, occasione di confronto per la formulazione di strategie che aiuteranno l'Italia ad uscire dalla crisi

(Rinnovabili.it) – Abbiamo seguito con attenzione le otto Assemblee Programmatiche e adesso finalmente siamo arrivati alla viglia degli Stati Generali della Green Economy, che siapriranno domani a Rimini in occasione di Ecomondo.

Due giorni ai quali prenderà parte anche il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che vedranno l’alternarsi di incontri e dibattiti per dar vita ad una nuova piattaforma composta da 70 proposte utili per affrontare la crisi italiana con uno sguardo alla sostenibilità.

 

“Dobbiamo scegliere – ha osservato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – la direzione verso la quale indirizzare l’economia italiana e la green economy si presenta all’appuntamento di Ecomondo come modello decisivo. Nel mercato globale la domanda di tecnologie è sopratutto orientata a ridurre i consumi di risorse, energia, territorio. Anche in Italia gli investimenti in tecnologie e sistemi per la sostenibilità sono strategici per dare alla nostra economia un ruolo competitivo nel più ampio quadro mondiale. Il mercato interno offre scarse opportunità di sviluppo e sperimentazione delle nuove tecnologie “green” e dei sistemi innovativi di gestione efficiente delle risorse. Per questo motivo il Governo, pur nei limiti delle politiche di bilancio, ha aperto “finestre” per avviare questo processo virtuoso e sostenibile”.

 

In chiusura dell’evento sarà il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera a prendere le redini degli incontri che vedranno la partecipazione di esponenti dei diversi livelli istituzionali, rappresentanti della Commissione Europea, dell’OCSE e dell’UNEP, delle imprese e dei sindacati, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste.

Durante la due giorni verrà inoltre presentato il rapporto della Fondazione Sviluppo Sostenibile “Green Economy per uscire dalle due crisi“, nato grazie alla collaborazione con l’Enea che analizza e approfondisce le reali opportunità di sviluppo di lacuni settori strategici italiani.

 

“La green economy – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – è ormai un processo internazionale in corso. In Italia dispone di buoni potenziali di sviluppo: numerose imprese stanno facendo dell’ecoinnovazione una chiave di rilancio e anche di sviluppo sui mercati esteri, buona parte del made in Italy si muove già in una direzione green per caratteristiche di qualità e di bellezza; paghiamo però una bolletta energetica molto salata per i costi crescenti delle fonti energetiche fossili che importiamo, abbiamo quindi un interesse  strategico al risparmio energetico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili; le materie prime sono sempre più care, la nostra industria manifatturiera ha grande bisogno di materiali ricavati dal riciclo dei rifiuti, sviluppo del riciclo indispensabile anche per risolvere la crisi dei rifiuti in diverse Regioni; le nostre filiere agricole sono già di buona qualità e possono migliorare valorizzando anche la tutela del territorio e le agro energie; nuovi mezzi a bassissime emissioni e misure per una mobilità più sostenibile sono scelte che potrebbero contribuire anche a farci uscire dalla crisi dell’auto”.