Per il 14° anno di fila, la compagnia aerea franco-olandese è stato incluso nel Dow Jones Sustainability Index che premia le prestazioni economiche, sociali e ambientali
(Rinnovabili.it) – Il nuovo amministratore delegato di Air France-KLM, Benjamin Smith, si è insediato al vertice della compagnia aerea franco-olandese con un successo, anche se ascrivibile alla precedente gestione: per il 14° anno consecutivo, il gruppo è stato incluso nel Dow Jones Sustainability Index (Djsi) ed è l`unica azienda, nel settore del trasporto aereo, a essere presente nella classifica europea.
Dopo i positivi risultati del mese di agosto, mese in cui Air France-Klm ha trasportato 9,6 milioni di passeggeri con un aumento del 2,3% rispetto a un anno fa, il vettore quindi festeggia: le classifiche Djsi Europe e World, stilate in base agli indici Dow Jones di Standard & Poor’s e dal gestore patrimoniale RobecoSAM, premiano rispettivamente le 149 e le 317 aziende più responsabili, basandosi su un’analisi delle prestazioni economiche, sociali e ambientali di più di 3.500 aziende in tutto il mondo e focalizzando l’attenzione sulle valutazione di criteri come la corporate governance, le relazioni con i clienti, la politica ambientale, le condizioni di lavoro e le iniziative sociali.
La strategia della compagnia aerea per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità sono principalmente 4. Primo: ridurre l’impatto ambientale della sua attività ottimizzando le operazioni, ottimizzando il flusso dell’approvvigionamento, coinvolgendo lo staff e l’intera industria. Secondo: puntare sempre e in ogni caso allo sviluppo sostenibile e in tutti i servizi, con l’obiettivo di offrire ai clienti prodotti “responsabili”. Terzo: promuovere politiche di social responsability e incoraggiare lo sviluppo personale, al fine di motivare i dipendenti garantendone la professionalità. Quarto: contribuire allo sviluppo economico e sociale di tutti i paesi, città e aeroporti in cui il gruppo è presente.
Del resto il network di Air France-Klm è decisamente ampio, visto che gli aerei volano in 314 aeroporti di 116 paesi del mondo.
A questo si aggiunge anche l’impegno del gruppo verso l’utilizzo dei carburanti alternativi al kerosene abitualmente impiegato dai vettori di tutto il mondo: dopo aver inaugurato voli a breve e a lungo raggio con biofuel, il gruppo non si ferma ma è sempre attivo nella ricerca e nello sviluppo di biocarburanti alternativi per l’industria aeronautica.