(Rinnovabili.it) – I ministri dell’ambiente e rappresentanti di oltre 40 paesi africani hanno adottato lo scorso venerdì un insieme di programmi per promuovere lo sviluppo sostenibile nel continente, accettando di impegnarsi a fondo con l’attuazione del documento finale della Conferenza delle Nazioni Unite Rio +20. Per tre giorni i funzionari del governo, riuniti nella 14a sessione ordinaria della Conferenza ministeriale africana sull’ambiente (AMCEN) ad Arusha, in Tanzania, hanno affrontato alcune delle sfide che oggi minacciano il futuro della regione, come il degrado del suolo, i cambiamenti climatici, la deforestazione, la bassa produttività agricola e la povertà.
Primo appuntamento per i rappresentati africani dell’Ambiente dopo quello tenutosi in Brasile, quella apertasi lo scorso venerdì è stata anche l’occasione per chiedere misure supplementari al di fuori del contratto di Rio +20, come l’aggiornamento degli uffici regionali dell’UNEP, nonché l’istituzione di un corpo di partnership universale quale l’Assemblea ambientale. “Oltre alla fornitura di servizi di segretariato, – ha commentato il direttore dell’Ufficio regionale per l’Africa, Mounkaila Goumandakoye – il nostro sostegno si concentrerà sui servizi di consulenza scientifica e tecnica”. Altri accordi prevedono l’impegno nella promozione dello sviluppo sostenibile, l’avvio di un partenariato africano nella Green Economy per sradicare la povertà e creare posti di lavoro dignitosi, e un accordo per fermare il degrado del suolo nella regione del Sahel.