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4Elements AssociAction, il futuro è nella sostenibilità integrale

4Elements AssociAction ha presentato due progetti tra loro diversi per campo di azione e per contenuti: Rebuilding Ukraine riguarda la musica, Cinema On Ice unisce ambiente, sport, musica e scienza. Denominatore comune è la sostenibilità integrale

di Isabella Ceccarini

4Elements AssociaAction ha una nota distintiva, la sostenibilità integrale, e un obiettivo, portare avanti progetti di sostenibilità per rispondere alla call to action globale.

Si riconosce negli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ha il patrocinio del CNR e si distingue per le competenze e la concretezza, come evidenziato dal nome AssociaAction: action, azione, fare le cose.

4Elements AssociaAction e le parole di Papa Francesco

Perché 4Elements? Perché la salute dell’uomo e del Pianeta dipendono dai quattro elementi primordiali (acqua, aria, terra e fuoco) tra loro da sempre interconnessi: abbiamo il dovere di preservarli per garantire il nostro futuro.

L’ispirazione è partita dalle parole di Papa Francesco, che per primo ha parlato di ecologia integrale. Tutto nel mondo è interconnesso e tutti dobbiamo impegnarci per preservare la salute del Pianeta.

La sostenibilità ha tre dimensioni: ambientale, economica e sociale. A queste 4Elements AssociaAction aggiunge il quarto elemento: siamo noi, dobbiamo essere parte attiva.

Nel corso della Festa del Cinema di Roma, 4Elements AssociaAction ha presentato due progetti tra loro molto diversi per campo di azione e per contenuti (il primo riguarda la musica, il secondo è tecnico-scientifico) ma accomunati dal principio della sostenibilità integrale.

Rebuilding Ukraine, la musica è un ponte tra le culture

Rebuilding Ukraine – Art, music and passion è una iniziativa che sostiene la musica come forma di arte che, come tale, si stende come un ponte tra culture diverse.

La violinista ucraina di lingua russa Vera Lytovchenko, che è diventata nota in tutto il mondo mentre canta e suona per alleviare le sofferenze della sua gente negli scantinati di Kharkiv, città martoriata dai bombardamenti russi.

4Elements porterà questa giovane violinista in un tour che partirà da Kharkiv per toccare i teatri di otto città europee (Varsavia, Praga, Budapest, Berlino, Vienna, Trieste) e si concluderà a Milano.

I fondi raccolti con i concerti saranno destinati al Conservatorio di Kharkiv e ai suoi artisti.

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Salvaguardare il patrimonio artistico

Come spiega a Rinnovabili.it la presidente Daniela Ropolo, «4Elements AssociaAction non entra nelle dinamiche della guerra, perché non è questo il nostro compito e non ne avremmo neanche le competenze.

Quello che però noi sentiamo di fare sia come associazione no profit sia come cittadini è provare a dare un contributo concreto alla salvaguardia di questo patrimonio artistico.

Rebuilding Ukraine – Art, music and passion è un ponte tra le città: abbiamo trovato un riscontro più che positivo da parte di tutti i Paesi coinvolti nell’iniziativa che saranno oggetto di questo tour europeo.

Si ha la voglia di continuare a preservare questo patrimonio. Noi cerchiamo di farlo attraverso questa ambasciatrice di pace, questa giovane donna che ha dimostrato di essere coraggiosa, e profondamente legata al suo Paese».

La Rai girerà un docufilm sul viaggio di Vera Lytovchenko: un emozionante messaggio di pace.

Cinema On Ice

Il secondo progetto presentato da 4Elements è Cinema On Ice: uno spettacolo molto suggestivo che unisce ambiente, sport, musica e scienza. Il 25 febbraio 2023 al Palavela di Torino i campioni del pattinaggio si esibiranno sulle note di famose colonne sonore.

Lo spettacolo, ideato da Giulia Mancini, si articola in due parti: nella prima parte l’orchestra suonerà dal vivo alcuni capolavori di Ennio Morricone (come C’era una volta in America, Mission, Giù la testa), nella seconda si succederanno le colonne sonore di film che hanno fatto la storia del cinema (Star Wars, Titanic, Il Gladiatore).

Cinema on Ice vuole veicolare un messaggio di sensibilizzazione e di rispetto per la natura sostenendo il progetto di ricerca internazionale Ice Memory di cui fa parte anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Il nostro passato è nell’acqua e il ghiaccio l’ha congelato. Ice Memory vuole raccogliere in un “archivio” la storia del Pianeta e l’impatto che su di esso ha avuto l’azione umana.

A tale scopo, i ricercatori prelevano carote di ghiaccio: alcune saranno analizzate, altre saranno conservate in Antartide.

Questo archivio rappresenta un’importante testimonianza per le future generazioni, soprattutto ora che il cambiamento climatico sta provocando lo scioglimento dei ghiacciai: se il riscaldamento globale non si ferma, nel 2100 i ghiacciai non ci saranno più, con effetti ambientali disastrosi.

Nel ghiaccio è la memoria climatica del Pianeta

Perché il ghiaccio è così importante lo spiega Marco Faimali, direttore dell’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del CNR: «I ghiacciai e i poli sono una grande riserva di acqua dolce del nostro Pianeta e ne conservano la memoria climatica.

Con questo progetto vorremmo avere la possibilità di conservare carote di ghiaccio per i ricercatori del futuro che potranno analizzarle con strumenti diversi, e soprattutto conservare quello che stiamo perdendo.

Purtroppo, con l’aumento della temperatura il cambiamento climatico sta generando un’inversione di tendenza e i ghiacciai stanno regredendo.

Ci sono ghiacciai in alcune zone in Italia (in totale ci sono 903 ghiacciai) che stanno perdendo un metro all’anno di spessore: è una perdita del nostro capitale naturale e della nostra memoria come Pianeta».

Anche la cultura ci salverà

La contaminazione tra arte, scienza e sport proposta da 4Elements potrà sensibilizzare di più le persone? «Come CNR crediamo molto in questa contaminazione culturale: anche la cultura ci salverà, non solo la scienza.

Crediamo che tutte le occasioni in cui si possa parlare al grande pubblico di tematiche fondamentali per il nostro futuro siano importanti.

Questo evento di Torino per noi sarà una grandissima opportunità per parlare di scienza e aumentare la consapevolezza di una cosa che dobbiamo fare tutti: tornare a comportarci da specie».