di Furio Truzzi
Sono veramente onorato di iniziare l’anno del settancinquesimo anniversario della nostra Costituzione con questo editoriale su Rinnovabili.
Rinnovare: un termine che porta in grembo due profondi significati che riguardano entrambi aspetti positivi della natura umana e della società. Infatti rinnovare è il termine che definisce il processo che si mette in atto per far tornare “nuova” una cosa, renderla attuale, ciò che serve per rinvigorire idee e concetti e, in questa accezione, non possiamo che invitare tutti a celebrare il 75mo per riaffermare i valori profondi della Carta Costituzionale.
I suoi paradigmi a fondamento della coesione di un popolo anche quelli spesso non noti o dimenticati. In particolare mi riferisco all’art. 43 che riporto per intero: “A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale”.
Pensate quanto fossero avanzati i padri Costituenti nell’indicare che “ai fini dell’utilità generale” lo Stato può trasferire a comunità di utenti imprese che operano nei servizi pubblici essenziali come ad esempio quelle che producono energia. Vale la pena di ragionare attorno a questo tema in un momento così delicato per le strategie energetiche di questo paese? Certo anche se sono sicuro che ai cittadini, agli utenti, ai manager, ai lavoratori del 2023 questo articolo appaia tutto sommato utopistico se non velleitario. Ma se ci pensiamo bene ci può essere di grande aiuto per stimolare e sollecitare l’in dispensabile completamento degli atti legislativi e normativi per far finalmente decollare le CER. Non solo questo, perché, per dircela tutta siamo sì in estremo ritardo nell’impianto giuridico per dar vita a questa fondamentale strategia europea fortemente voluta dagli stati membri e supportata dallo stesso PNRR tuttavia la spinta proveniente dal basso ,vuoi per scarsa informazione, mancata educazione, assenza di quel ruolo fondamentale che la politica dovrebbe esercitare nel territorio e non solo nei luoghi istituzionali, è ancora molto debole e non fa da sprone, da contrappeso ai ritardi colpevoli di dare finalmente avvio all’assist principale per una nuova via italiana alla sufficienza energetica. Senza tutto questo ha veramente poco senso o nessuno parlare di rigassificatori o ripresa della produzione nazionale di metano, anzi sembra quasi voler contrapporre due strategie che invece nel breve, brevissimo periodo potrebbero convivere entrambe per lasciare che l’una, quella ancora basata sul fossile, ced rapidamente il passo all’altra, quella rinnovabile che prelude non meno utopisticamente che l’articolo 43 a una possibile violazione dei principi entropici almeno sul nostro pianeta.
Rinnovare, invece, nel suo secondo significato intende la volontà di cambiare una cosa, adeguare un principio, sostituire ciò che non funziona con qualcosa di più appropriato. Ecco allora un altro grande motivo per celebrare questo settantacinquesimo come consumatori e utenti. Dovete sapere che l’associazione che ho l’onore di presiedere nel 2010 elaborò uno studio frutto di ponderose analisi su decine di carte costituzionali di tutti i continenti, ben 72, 34 in Europa, 12 in America, 4 in Asia, 2 in Oceania e 20 in Africa. Di queste poco più del 20% prevedono esplicita protezione costituzionale ai diritti dei cittadini in quanto consumatori e utenti: 7 in Europa e 8 in America del Sud.
Nel corso di Expo Consumatori 2022, l’evento annuale promosso da Assoutenti per promuovere la cultura consumerista, presentammo un nuovo studio effettuato da un importanti costituzionalisti e persone straordinarie come l’ex-sindacalista Giorgio Benvenuto “padre del sindacato dei cittadini” per sottolineare l’importanza dell’inserimento della tutela dei consumatori nella Costituzione Italiana.
Per quanto oggi i tempi siano diversi, le associazioni dei consumatori siano più consolidate i cittadini sappiano bene ciò che facciamo e le imprese hanno capito la positività del nostro ruolo, la crisi economica, quella sanitaria dovuta alla pandemia e da ultimo le conseguenze della guerra in Ucraina hanno accresciuto la debolezza dei cittadini italiani nella loro veste di Consumatori. In un mondo e in un contesto socio-economico che cambiano continuamente e per di più a grande velocità è necessario aggiornare gli strumenti giuridici per stare al passo con i tempi. “Per questo chiediamo che la difesa dei diritti del Consumatore venga fatta rientrare in Costituzione. È l’inizio di un percorso legislativo su un tema che riguarda ognuno di noi, considerati anche i nuovi rischi che la digitalizzazione e internet determinano per le persone, specie per quelle più fragili”.
Detto fatto. Queste non sono parole mie ma del Presidente della X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Alberto Gusmeroli che partecipando alla presentazione dei lavori a Expo Consumatori 2022 assunse l’impegno di farsi promotore di questo importante obbiettivo.
Il 18 gennaio 2023 su suo impulso è stata presentata una Proposta di Legge di rango Costituzionale sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza di quella commissione. Mi sono particolarmente mobilitato per coinvolgere in questo progetto il Partito democratico, il Movimento 5 Stelle e Azione. Confido sia colta l’importanza di questa proposta del tutto trasversale che ha come unico colore politico quello di guardare a tutti i cittadini italiani. Buon 75mo a tutti i soci di Assoutenti e a tutti i lettori di “Rinnovabili”!