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“10 tesi per la sostenibilità”: le università vogliono cambiare economia e società

“10 tesi per la sostenibilità” è una iniziativa rivolta a tutte le università e a tutte le branche del sapere, purché centrate sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’obiettivo è quello di generare un reale cambiamento e «rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro»

Foto Fondazione Symbola

Umanesimo e scienza hanno un sentire comune

(rinnovabili.it) – Nelle università italiane la sostenibilità è ormai un tema di punta. Lo dimostra “10 tesi per la sostenibilità”, una iniziativa voluta da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss.

“10 tesi per la sostenibilità” ha il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (INSTM).

Il bando di concorso di “10 tesi per la sostenibilità”

Si può ben dire che il mondo universitario sia in gran fermento su temi che riguardano il nostro futuro ma che devono partire dall’oggi e che soprattutto devono dare una diversa impronta alla società.

Fondazione Symbola si occupa da sempre di temi legati a vario titolo alla sostenibilità, e anche questa volta ha saputo centrare l’obiettivo.

Infatti il bando di concorso di “10 tesi per la sostenibilità” ha riscosso un notevole successo (la partecipazione alla selezione è gratuita): finora sono arrivate più di 1.500 tesi dagli studenti di tutta Italia e c’è ancora la possibilità di candidarsi fino al 31 gennaio 2024.

Un comitato tecnico di valutazione coordinato da Luiss, farà una prima selezione di 30 tesi. Stefano Zamagni, docente di Economia politica all’Università di Bologna e Paola Severino, presidente della Luiss School of Law presiedono il comitato scientifico (coordinato da Fondazione Symbola e Luiss) che valuterà i lavori e stilerà la lista dei 10 vincitori.

Le università partecipanti

Le 20 università che hanno aderito all’iniziativa sono: Milano Bicocca, Federico II di Napoli, Roma Tor Vergata, Roma Sapienza, Venezia Ca’ Foscari, Milano Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Politecnica delle Marche, Pisa Sant’Anna, Universitas Mercatorum, e le Università di Macerata, Cagliari, Teramo, Camerino, Catania, Palermo e Brescia.

Interessante il fatto che “10 tesi per la sostenibilità” non ponga limiti alle branche della conoscenza: infatti il premio può riguardare sia discipline umanistiche che scientifiche, che abbiano forti e originali riferimenti alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sono ammessi i laureati provenienti da atenei e istituti nazionali che abbiano conseguito la laurea magistrale o a ciclo unico, o titoli equipollenti negli anni accademici 2021-2022 e 2022-2023.

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Le aree tematiche

Le aree tematiche sono: Matematica, fisica e informatica; Chimica e biologia; Scienze della Terra; Medicina; Agraria, Veterinaria e Scienze forestali; Ingegneria civile, Architettura e Design; Ingegneria industriale e dell’informazione; Scienze dell’antichità, letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; Scienze giuridiche, politiche e sociali; Economia e Statistica.

Le migliori 10 tesi riceveranno un premio di 2mila euro, e ci sembra degno di nota il fatto che i vincitori potranno condividere il proprio curriculum con un network di aziende di rilevanza nazionale.

Come partecipare? Bisogna inviare un abstract di 500 parole, il testo della tesi in formato pdf (massimo 30 MB), la copia del certificato in carta semplice o autocertificazione attestante la laurea o il diploma di II livello conseguito (massimo 1 MB), la copia di un documento di identità in corso di validità (massimo 1 MB).

Domanda di partecipazione e allegati dovranno pervenire entro il 31 gennaio a https://symbola.net/progetto/10-tesi-per-la-sostenibilita/

Tutti i saperi possono creare il cambiamento

Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, è un ambientalista storico nonché promotore del Manifesto di Assisi.  

Questo – nella scia tracciata dall’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco – riunisce il mondo economico e produttivo e semplici cittadini in un impegno comune per rispondere alla sfida climatica.

“10 tesi per la sostenibilità”, che chiama a raccolta tutti i saperi, si muove in piena coerenza con questi principi e con le strategie europee basate su coesione, transizione verde e digitale.

Come afferma Realacci, «affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro».