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10 consigli per organizzare un matrimonio green

Una Miniguida per organizzare un matrimonio green in perfetto stile ecofriendly! Dalle fedi nuziali al bouquet della sposa, 10 utili consigli per dare spazio alla sostenibilità in uno dei giorni più importanti della vita.

(Rinnovabili.it) – Il giorno del matrimonio è una vetrina pubblica, perfettamente studiata e programmata, dello stile e dei valori che ci proponiamo di incarnare. E’ naturale quindi per chi sceglie quotidianamente uno stile di vita eco-friendly di cercare di effettuare scelte green anche quando si tratta del proprio matrimonio.

Ecco dunque 10 consigli per organizzare il vostro matrimonio green in maniera etica ed estetica:

 

1. Partecipazioni digitali: aprire un blog o creare un sito internet oggi è assolutamente semplice anche per chi non è addetto ai lavori. La piattaforma online così creata permette ad amici e parenti, anche lontani, di condividere con gli sposi tutti i dettagli dei vari momenti del grande giorno prima e dopo il matrimonio green.

Inoltre le partecipazioni digitali, da allegare ad una semplice mail di invito, sono praticamente a costo zero. Si riduce così l’utilizzo di carta, inchiostro oltre che di tutti quei consumi legati al trasporto e alla consegna delle lettere cartacee. Per quei parenti e amici ancora non amanti della tecnologia si può sempre optare per le classiche partecipazione solidali in carta riciclata.

 

2. Abito da cerimonia e scarpe: un abito vintage da rimodellare ed adattare ai propri gusti e misure è un’ottima scelta green. Anche decidere di acquistare direttamente stoffe naturali (lino, cotone e seta) e affidare il compito di creare il nostro abito a qualche sarta locale è una valida alternativa per un matrimonio green. In questo modo si potrà migliorare man mano il modello scelto e magari già predisporre l’abito per quelle essenziali modifiche che dopo il matrimonio ti permetteranno di riutilizzare il vestito nella vita di tutti i giorni.

Per le scarpe è ormai comune scegliere il colore piuttosto che il classico bianco: gli abbinamenti con il resto del guardaroba per gli anni successivi saranno sicuramente più semplici. Diversamente puoi sempre assicurarti al momento dell’acquisto che le scarpe si possano tingere: questo ti assicura sia il classico effetto sposa che un futuro guardaroba!

 

3. Fedi Nuziali: riciclare l’oro per dare nuova vita a qualche gioiello di famiglia o ad un vecchio acquisto non più utilizzato ma conservato in fondo a un cassetto, per il grande valore affettivo, è una buona occasione per creare delle fedi personalizzate che in sé già racchiudono una parte della nostra storia personale. In caso contrario oro e pietre preziose solidali garantiscono comunque una scelta etica anche se non a km 0.

 

4. Bouquet sposa: fiori di stoffa o di carta, vecchi bottoni colorati o magari composizioni artistiche di confetti e caramelle, da condividere con gli ospiti durante il ricevimento, possono essere una variante per il tuo matrimonio green rispetto ai tradizionali fiori recisi. Per chi invece ha sempre sognato il classico bouquet può sempre orientarsi per fiori stagionali e locali, eliminando così gli oneri ambientali dovuti al trasporto o alla coltivazione in serra.

 

5. Addobbi floreali: Piante e fiori della zona, rigorosamente in vaso, sono un’ottima soluzione per gli addobbi in chiesa e al ristorante. Inoltre alla fine della cerimonia gli inviati potranno tornare a casa con un piccolo ricordo green del matrimonio.

 

 

6. Lancio del riso: coni di carta e lancio del riso comportano una sovrapproduzione di rifiuti e di materiale di scarto. Le bolle di sapone sono una valida alternativa: splendide nelle foto e negli album di nozze (ovviamente digitali) ma anche facili da realizzare in confezioni personalizzate da utilizzare come “souvenir”.

 

7. Pranzo nuziale: far coincidere il luogo della cerimonia con il locale del ricevimento riduce notevolmente gli spostamenti in macchina. Se questa soluzione non è praticabile allora meglio focalizzare la nostra attenzione su location raggiungibili con mezzi pubblici o bicicletta. Se è invece necessario prevedere degli spostamenti si può sempre pensare all’affitto di un pullman nuziale!

Per il pranzo vero e proprio se non si è inclini alla dieta vegana o vegetariana, un locale che propone menu stagionali con prodotti locali è un ottimo punto di partenza. Se serviamo l’acqua in caraffe di vetro riutilizzabili e non nelle classiche bottiglie di plastica ridurremo notevolmente la produzione di rifiuti.

Per quello che riguarda i tavoli, sono ottime alternative green, sia i piatti e bicchieri lavabili tradizionali che le stoviglie e le posate compostabili.

 

8. Lista nozze: se non volete essere sommersi da una marea di oggetti, che potrebbero poi giacere inutilizzati per gli anni a seguire, meglio evitare la classica lista nozze. Ridurrete di sicuro l’impatto ambientale della produzione, trasporto e dell’eventuale futuro smaltimento di molti complementi d’arredo. Meglio una lista nozze per un viaggio solidale o che permetta di mettere da parte i soldi per comprare una casa, per i vostri progetti futuri e/o per sostenere qualche progetto di beneficienza.

 

9. Bomboniere: scopriamo o riscopriamo il fai da te abbinato ad internet! La rete ci offre un sacco di idee originali, semplici da realizzare e di grande effetto per il tuo matrimonio green. Un vasetto colorato di semi da piantare, confetti, biscotti, marmellata o qualche prodotto tipico regionale con aggiunta di nastrino ed etichetta personalizzata da realizzare in casa è sufficiente per avere una splendida bomboniera. Se non si è sicuri della propria abilità manuale si può sempre chiedere aiuto a sorelle, testimoni e amiche per condividere così anche un divertente ricordo insieme!

 

10. Fornitori green: per tutti quei prodotti che non si possono creare o riutilizzare, ma che si è costretti ad acquistare meglio rivolgersi a fornitori che nella loro attività professionale diano rilevanza alla sostenibilità ambientale e che vi garantiscano prodotti locali ed ecocompatibili. Per quanto possibile rivolgetevi a singoli operatori e a piccole società locali possibilmente gestite da giovani professionisti in modo da unire etica e sostenibilità.