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Cuba: da una specie invasiva una risorsa preziosa

Ingegneri scozzesi e cubani stanno lavorando sul processo che trasforma il marabù, specie vegetale altamente invasiva, in carbone vegetale, materia prima per la produzione di batterie e filtri

(Rinnovabili.it) – Trasformare il legno duro dell’invasivo Marabù, in prezioso carbone attivo da destinare all’industria delle batterie o dei filtri di depurazione dell’acqua. Succede a Cuba dove un gruppo di scienziati del luogo in collaborazione con dei colleghi dell’Università di Strathclyde, Scozia, stanno testando l’arbusto che ha invaso oltre 1,5 milioni di ettari di terreno nell’isola come materia prima nella sintesi del carbone vegetale.

“Cuba sembra essere l’unico paese al mondo ad avere un serio problema ecologico con il Marabú. La  specie sta invadendo il terreno dell’isola ad un ritmo allarmante, distruggendo il paesaggio e sterilizzando quelle che teoricamente sono considerate le terre agricole più produttive al mondo”, ha spiegato Peter Hall, professore alla Facoltà di Ingegneria dell’ateneo scozzese.

“Tuttavia, la nostra ricerca ha dimostrato che possiamo utilizzarlo per produrre una versione di carbone attivo con una qualità estremamente elevato. Abbiamo già potuto dimostrare l’effetto di controllo dell’inquinamento delle acque del Marabú e, a parte gli ovvi benefici per l’economia cubana, questa ricerca potrebbe trovare il modo di fornire acqua potabile di buona qualità ai paesi in sviluppo in tutto il mondo”.

I ricercatori di Strathclyde stanno utilizzando la tecnologia del campus per processare l’arbusto e, con il finanziamento di un ente ricerche britannico, hanno utilizzato il Marabú anche per la produzione di dispositivi di accumulo, in particolare batterie Litio-aria e supercondensatori.