(Rinnovabili.it) – L’eliminazione della povertà e il perseguimento di una crescita economica sostenibile unite all’armonia con la natura stanno interessando gli sforzi dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite impegnata nella sua 69a sessione, forum appena iniziato.
Durante l’inaugurazione ufficiale della nuova sessione il presidente ugandese Sam Kutesa, ha confermato che la priorità nei prossimi mesi sarà quella di negoziare il contenuto dell’agenda per lo sviluppo post 2015, che darà continuità agli obiettivi del millennio fissati 14 anni fa.
Secondo il diplomatico, questo indicatore di progresso socio-economico rappresenta un’opportunità storica per progettare uno scenario di trasformazione che sia in grado di offrire benefici tangibili per tutti gli esseri umani.
In linea con quanto affermato Kutesa ha sottolineato come la povertà, la fame, la disoccupazione, la violenza dovuta a conflitti armati, le difficoltà di accesso all’istruzione e alla salute, il cambiamento climatico, le asimmetrie nella distribuzione della ricchezza e la presenza di infrastrutture inadeguate per i servizi di base devono essere presi in esame e adeguati alle necessità.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, la povertà colpisce 2,2 miliardi di persone sul pianeta di cui quasi la metà vive in condizioni di estrema povertà, mentre più di 800 milioni risultano ai limiti della sopravvivenza. Inoltre, il riscaldamento globale aggrava la situazione nei paesi in via di sviluppo, alcuni dei quali minacciati dall’innalzamento del livello del mare.
A tal proposito il Segretario Generale Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha detto in apertura delle sessioni dell’Assemblea che il nuovo termine dovrebbe essere un momento di azione e di risultati oltre che il momento giusto per rafforzare e ribadire l’importanza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per raggiungere gli obiettivi desiderati, ha specificato Ban Ki-Moon, oltre che maggiore determinazione servirà avere ben chiari gli obiettivi di sviluppo sostenibile.