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I costi per la gestione dei rifiuti sono aumentati

Lo riportano gli indici dei costi dell’Istat, che dal 2010 rilevano un aumento del 16,3 per cento

gestione dei rifiuti

I costi di gestione dei rifiuti comprendono anche le spese del personale (+ 6,7%) e il costo d’uso del capitale il (+1,3%)

(Rinnovabili.it) – I costi della gestione dei rifiuti in Italia sono aumentati. Lo rileva l’Istat secondo cui tra il 2010 e il 2017 l’indice di questa voce è cresciuto del 16,3%, trainato dagli acquisti di beni e servizi (+22,1%). Per quanto riguarda le spese del personale l’andamento è più contenuto e registra il + 6,7%, mentre il costo d’uso del capitale, il +1,3%. Questi indici dei costi di gestione dei rifiuti, pubblicati ogni anno dall’Istituto nazionale di statistica, hanno come base di riferimento il 2015 e si riferiscono alle voci di costo sostenuti dalle imprese del settore per la gestione dei rifiuti (acquisto di beni e servizi, costo del personale, costi di utilizzo del capitale). Inoltre, fa sapere l’Istituto, le voci di costo e gli indici sono stati aggregati calcolando la media aritmetica ponderata (Laspeyres). Proprio a causa della mancanza di informazioni sufficienti e rilevanti per produrre indici di prezzo per il settore della gestione dei rifiuti l’Istat ha dovuto progettare e implementare un nuovo indicatore indiretto, capace di sfruttare il patrimonio di dati disponibile presso l’Istituto.

 

Secondo l’Istat la comparazione tra l’indice dei costi tra il 2010 e il 2017 “consente di rilevare una notevole divergenza nelle dinamiche di fondo, con una maggiore omogeneità negli ultimi anni, anche se occorre tenere conto della diversa natura dei due indici (di costo quello della gestione dei rifiuti, di prezzo quello sul complesso dei settori industriali, che non comprende il settore della gestione dei rifiuti)”. I costi per acquisto di beni e servizi rappresentano circa il 67% del peso totale, il costo del personale circa il 24% e i costi di utilizzo del capitale circa il 9%. “Dopo la sostenuta crescita registrata nel periodo 2010-2014, anno in cui la dinamica di costo degli acquisti di beni e servizi raggiunge il livello massimo, negli ultimi tre anni la crescita dell’indice complessivo è più contenuta (+0,8%) e relativamente più omogenea tra le diverse componenti dei costi: +1,6% per l’acquisto di beni e servizi; -1,3% per le spese per il personale; +0,8% per il costo d’uso del capitale”, si legge nella nota Istat.