(Rinnovabili.it) – Si sono concluse con successo le operazioni di defueling. Iniziato lo scorso 12 febbraio, lo svuotamento dei 17 serbatoi ha fatto tirare un sospiro di sollievo permettendo di escludere una ulteriore contaminazione delle acque. Forando le lamiere e applicando delle speciali valvole, i tecnici sono riusciti ad estrarre il gasolio sostituendolo con l’acqua per mantenere in equilibrio il relitto. Per preservare l’integrità del tratto di mare sono quindi state disposte ulteriori misure di sicurezza di caretaking, che garantiranno la massima resa delle operazioni di pulizia dei fondali danneggiati. ”Rimangono solo residui fisiologici minori di carburante, che non sarà possibile aspirare dalle pareti dei serbatoi; si tratta di quantità talmente minime da non rappresentare un rischio rilevante per l’ambiente” hanno fatto sapere venerdì sera dall’ufficio stampa della Costa Crociere.
“Oggi certifichiamo che il potenziale rischio ambientale sull’isola del Giglio non esiste più”, afferma Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, sottolineando lo “sforzo messo in campo per un risultato importante” che ha visto al lavoro per 32 giorni consecutivi un team di oltre 100 persone.
Ma i rischi per l’ambiente non si esauriscono con le operazioni di defueling. Rimane infatti ancora incompleto il piano di rimozione della nave, che al momento è sotto stretta sorveglianza da tecnici che monitorano la stabilità del relitto e l’eventuale rilascio di sostanze dannose per l’ambiente marino circostante. “Dopo il tragico incidente di Costa Concordia – ha dichiarato Gianni Onorato, direttore generale di Costa Crociere – ci siamo subito attivati per garantire il minor impatto ambientale possibile e la salvaguardia delle attività economiche e turistiche dell’Isola del Giglio, lavorando in massima collaborazione e rispetto con la struttura del Commissario delegato e con il Comune di Isola del Giglio”.
Attualmente la società sta valutando 6 diversi progetti di rimozione dello scafo, che pare verrà rimosso intero, ha dichiarato il Onorato. “Al momento è in corso l’analisi dei progetti. La scelta dell’azienda che riceverà l’incarico è prevista per il mese di aprile. Si potrà dare il via ai lavori a partire dal mese di maggio e la durata delle operazioni di rimozione durerà dai 9 ai 12 mesi”.