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Costa Concordia: il mare minacciato dai detergenti

(Rinnovabili.it) – Quando un naufragio minaccia i passeggeri e l’equipaggio le prime energie vengono spese per mettere in salvo ogni persona. Ma quando la situazione si stabilizza è inevitabile iniziare a pensare anche alle manovre per la messa in sicurezza del relitto e per il contenimento dell’inquinamento dell’area marina. Mentre la Costa Concordia è ancora poggiata su un fianco e le operazioni preliminari necessarie per il pompaggio del carburante vanno avanti, le indagini dell’Arpat Toscana hanno dichiarato di aver rilevato la possibilità di un preoccupante inquinamento causato dalla presenza di detersivi e detergenti sulla nave, che si stanno mescolando all’acqua del mare. Non è stato infatti ancora possibile dare il via alle necessarie bonifiche dei rifiuti presenti sulla nave: alimenti, olii, detersivi e alcuni degli arredi sono infatti una preoccupante presenza a bordo del relitto che, secondo quanto riferito dai sommozzatori, stanno dando luogo a fenomeni di contaminazione evidenti e visibili ad occhio nudo.

”Ho avuto un’interlocuzione con Costa in cui la società ha rappresentato difficoltà di tempistica, ma visto che vogliamo che le cose vengano fatte bene e celermente, perché ogni ora che passa è una compromissione, ho rafforzato la richiesta con una caratterizzazione imperativa”, ha sottolineato il commissario delegato all’emergenza Franco Gabrielli ricordando che ”al momento la priorità assoluta è la rimozione dell’elemento inquinante. Ora inizieranno le operazioni vere e proprie di pompaggio e saranno definite le questioni dei rifiuti, poi definiremo con Costa i tempi e le modalità di rimozione del relitto”.

A preoccupare oltre ai rifiuti alimentari e a 2.300 tonnellate di olii e carburanti la presenza di una tonnellata di cloro, disinfettante per la pulizia e l’igiene della piscina insieme ad almeno 50 litri di insetticida.

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