La Consulta dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 che disponeva la possibilità per gli enti locali di liberalizzare i servizi pubblici
Nella sentenza, la Corte Costituzionale spiega che ”la disposizione impugnata viola il divieto di ripristino della normativa abrogata dalla volontà popolare desumibile dall’art.75 Costituzione, secondo quanto già riconosciuto dalla giurisprudenza costituzionale”. Un verdetto che, stando alle indicazioni emerse nella decisione, metterebbe a rischio anche “le modificazioni successive”, come quelle contenute nel decreto “Cresci-Italia”.
Plaude la decisione, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: “La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l’acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici”.