L'aumento della temperatura delle acque di mari e oceani potrebbe aumentarne l'acidificazione e portare le colonie di corallo alla scomparsa
Per ridurre questo pericolo è nato il progetto ambientale CORALWARM, (‘Corals and Global Warming: the Mediterranean Versus the Red Sea’), finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC). Studiando le caratteristiche dei coralli del Mediterraneo e del Mar Rosso i ricercatori cercheranno di elaborare proiezioni di condizioni di aumento delle temperature e di acidificazione delle acque elaborando le conseguenze sulle colonie di coralli. Il progetto di ricerca, della durata di cinque anni, viene portato avanti da un gruppo di scienziati israeliani e italiani guidati dal professor Zvy Dubinsky, un ricercatore leader della fotosintesi acquatica alla Bar-Ilan University, accanto al biologo esperto di corallo Stefano Goffredo e al chimico Giuseppe Falini, entrambi esperti in bio-mineralizzazione presso l’Università di Bologna. Nell’ambito del progetto CORALWARM il team del professor Dubinsky ha sviluppato un nuovo strumento che promette di aiutare a determinare lo stato di salute delle piante acquatiche e dei coralli in risposta ai cambiamenti ambientali e allo stress. L’ECHOGREEN (PoC) è uno strumento fotoacustico innovativo, che secondo gli scienziati rappresenta una nuova classe di strumenti sommergibili portatili che consente l’individuazione del deterioramento delle comunità coralline e la destabilizzazione degli ecosistemi marini e acquatici evidenziando anche forme di contaminazione delle acque.