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Verso la COP22: al via la Conferenza di Bonn sul climate change

Verso la COP22: al via la Conferenza di Bonn sul climate change

 

(Rinnovabili.it) – Dieci giorni di colloqui serrati sui cambiamenti climatici. Sono quelli che iniziano oggi a Bonn, dove le Nazioni Unite riprendono quel discorso “lasciato in sospeso” lo scorso 22 Aprile, con la firma dell’Accordo di Parigi. In una prima volta storica (anche se dalle basse ambizioni) oltre centosettanta Paesi hanno celebrato la Giornata della Terra apponendo la propria firma sul documento finale della COP 21. Ora tocca ai negoziatori accelerare l’attuazione dell’Accordo, in primo luogo facendo avanzare gli INDCs, i piani nazionali contenenti gli impegni nazionali sul clima. Se è vero che 177 Parti hanno firmato il Paris Agreement, lo è anche che finora solo 16 di loro lo hanno ratificato. Ma perché entri in vigore, il trattato deve essere ratificato da almeno 55 Parti che rappresentino il 55 per cento del totale delle emissioni globali.

 

Con alle spalle pressioni scientifiche ed evidenze climatiche sempre maggiori, uno degli obiettivi chiave di Bonn sarà individuare attività che possiedono un alto potenziale nel frenare e ridurre le emissioni nel breve periodo. I governi dovranno anche discutere del valore sociale ed economico del carbonio, facendo convergere fra lori temi quali resilienza, politiche di adattamento, finanziamenti climatici e scambio di buone pratiche.

 

26955311522_af8c18d8dd_qMalgrado la storia abbia insegnato che I Paesi, soprattutto i grandi inquinatori, siano più bravi a parlare che a fare, il segretario esecutivo dell’Unfccc Christiana Figueres ha salutato l’apertura della Conferenza di Bonn come “l’inizio di una era di collaborazione”. “Tutto il mondo è unito nel suo impegno verso gli obiettivi globali contenuti nell’accordo di Parigi, e verso i mezzi con cui realizzarlo”, ha dichiarato ai delegati in plenaria Figueres che consegnerà la sua guida al messicano Patricia Espinosa entro la fine dell’anno.

 

26445900583_e4e530c1d1_qAccanto a lei, Salaheddine Mezouar, presidente entrante della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Marrakech (COP22) e ministro degli Esteri del Marocco, che ha delineato gli obiettivi principali della riunione del prossimo novembre. “La nostra ambizione per la COP 22 è quello di contribuire all’adozione delle procedure e dei meccanismi per permettere che l’Accordo di Parigi sia reso operativo operativi”, e contestualmente  l’accordo su “un piano d’azione per il periodo pre-2020, che copra la mitigazione, l’adattamento e la finanza, e acceleri il capacity building, il trasferimento tecnologico e la trasparenza”.

 

Uno dei nodi da risolvere sono le riduzioni nazionali messe sul tavolo da ciascun paese che, secondo recenti analisi,  non solo riuscirebbero a garantire il contenimento dell’aumento della temperatura entro i 2 gradi Celsius ma porterebbero con molto probabilità ad un più 3 gradi sul termometro globale.

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