(Rinnovabili.it) – L’8% di tutte le emissioni mondiali registrate nel 2013 sono da collegare esclusivamente alla scomparsa delle foreste. E quanto ci ricorda oggi il WWF nel dare il via al count down verso la COP 20 dell’UNFCCC, l’appuntamento che per le prossime due settimane riunirà a Lima i grandi della terra per discutere di cambiamenti climatici. Una conferenza che – come spiega oggi l’associazione ambientalista – sarà fondamentale per accertare la volontà politica per un nuovo accordo globale sul clima da approvare a Parigi nel 2015.
“Non si possono più commettere errori o perdere ulteriore tempo prezioso. La COP20 è una cartina di tornasole per la volontà politica di raggiungere un accordo mondiale ambizioso ed equo sul cambiamento climatico dopo che sia la comunità scientifica che centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo hanno sottolineato la necessità di agire presto e in modo efficace “, ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia che seguirà a Lima i negoziati. “Le conseguenze dell’inazione sarebbero tremende, le alternative ai combustibili fossili stanno già dimostrando tutte le loro potenzialità: dire che la sfida è difficile non è più una scusa valida. Abbiamo solo un anno di tempo prima del Summit di Parigi. C’è stato un buon avvio con le ‘offerte iniziali’ da parte di Cina, Stati Uniti e Unione europea, che si sono tutti impegnati a ridurre le emissioni. Gli impegni finanziari assunti da un certo numero di paesi all’inizio di questo mese costituisce un altro necessario impulso politico ai negoziati”.
Non c’è bisogno di ricordare l’apporto che le foreste danno oggi al bilancio emissivo, essendo un serbatoio netto di carbonio su scala globale. Eppure dall’occupazione umana non tribale dell’Amazzonia sono stati distrutti almeno 42 miliardi di alberi, circa 2.000 alberi al minuto, in maniera ininterrotta da almeno 40 anni. “In occasione della COP di Lima, il WWF rilancia con forza la richiesta di bloccare al più presto i fenomeni di deforestazione in tutta l’area amazzonica”, aggiunge Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia. “L’importanza della foresta amazzonica per i delicati equilibri dinamici del nostro sistema climatico sono fondamentali per tutti gli abitanti della Terra”.