Potočnik: “I dettaglianti dovrebbero essere i pionieri della diffusione dell’economia verde con interventi graduali che vadano oltre le soluzioni di facilità”
Un modello virtuoso già esiste ed quello risultate dalle tante best practies già messe in pratica. “Ad esempio – fa sapere la Commissione europea in una nota stampa – IKEA è riuscita a riciclare fino all’86% dei rifiuti dei propri negozi e ha sviluppato progetti sostenibili che coinvolgono 100 000 agricoltori nel settore del cotone nei paesi fornitori. C&A in 3 anni ha raddoppiato le vendite di cotone biologico e l’anno scorso ha raggiunto i 32 milioni di articoli”. Molti rivenditori hanno ampliato la gamma di pesce proveniente da fonti sostenibili, come nel caso del gruppo Metro, mentre il gruppo REWE ha fornito ai consumatori informazioni circostanziate sulla delicatissima questione dei residui dei pesticidi negli ortofrutticoli.
“Gli sprechi di prodotti alimentari – ha dichiarato Janez Potočnik, Commissario per l’ambiente – sono da bandire sotto il profilo economico, e lo sono anche sotto il profilo morale. Per questo motivo la Commissione si è impegnata a dimezzare gli sprechi di prodotti commestibili entro il 2020. I commercianti al dettaglio, che entrano in gioco nel momento in cui i consumatori prendono le decisioni d’acquisto, svolgono un ruolo essenziale, anzi hanno una responsabilità nell’orientare i consumatori verso scelte più sostenibili”.