All’17 aprile 2014, il GSE ha collocato oltre 125 milioni di quote di emissione italiane presso la piattaforma comune europea
(Rinnovabili.it) – E’ attivo da ieri, sul sito del Gestore dei Servizi Energetici, il Contatore Aste CO2, lo strumento che renderà visibili da oggi in poi i dati aggregati e di sintesi relativi all’andamento del mercato del carbonio italiano. Il contatore consente infatti un’immediata visione d’insieme dei proventi maturati dall’Italia nell’ambito delle aste di quote di emissione del sistema europeo di scambio (EU ETS). Venticinque Stati membri, tra cui per l’appunto l’Italia, oltre a Norvegia, Islanda e Liechtenstein, hanno deciso di collocare le proprie quote su una piattaforma d’asta comune, la Common Auction Platform –CAP: quest’ultima opera in modalità transitoria, con possibili deroghe alle disposizioni del Regolamento Aste, fino all’identificazione della piattaforma definitiva che dovrà, invece, aderire tout court al Regolamento e rimarrà in esercizio per almeno cinque anni.
In questo contesto, il Contatore Aste CO2 offre una sintesi del volume delle quote emissive italiane collocate sulla CAP a partire dalla prima asta, tenutasi il 13 novembre 2012. Il GSE fa sapere che all’17 aprile 2014, in qualità di “responsabile per il collocamento”, ha già collocato oltre 125 milioni di quote di emissione italiane presso la piattaforma e che i proventi complessivi ammontano a oltre 615 milioni di euro. Alle aste partecipano i produttori di energia elettrica e gli impianti che si occupano della cattura, del trasporto e dello stoccaggio della CO2 (CCS) devono approvvigionarsi delle quote necessarie per coprire il proprio fabbisogno di emissioni, ricorrendo alle aste. I settori manifatturieri e l’aviazione ricevono, invece, parte delle quote a titolo gratuito e ricorrono alle aste per la parte rimanente. I dati del Contatore sono aggiornati settimanalmente, il venerdì di ogni settimana.