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Consumo sostenibile, l’informazione è la chiave del successo

Un nuovo programma globale sfruttarà la potenza dei consumatori, attraverso decisioni di acquisto più informate, per avviare la transizione verso un mondo più efficiente delle risorse

Consumo sostenibile, l'informazione è la chiave del successo

 

(Rinnovabili.it) – Fornire informazioni accurate agli utenti sugli impatti ambientali e sociali dei prodotti è un elemento fondamentale per poter passare ad un consumo sostenibile. Il programma  Consumer Information (CIP) del 10YFP – uno dei progetti messia a punto nel 2012 dal vertice di Rio +20 – è stato lanciato in questi giorni per realizzare proprio questa transizione. Il CIP sarà co-guidato dai governi della Germania e Indonesia, insieme a Consumers International, con il sostegno del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), che ospita il Segretariato del 10YFP; il suo compito sarà quello di assistere governi, organismi di certificazione, imprese e ONG nei loro sforzi per fornire informazioni chiare, precise e affidabili sull’impatto di un prodotto su pianeta e popolazione.

 

Nel dettaglio, il CIP esaminerà gli strumenti e sistemi di informazione esistenti, come le norme volontarie o i marchi di qualità ecologica, con l’obiettivo di accrescerne l’efficacia attraverso l’armonizzazione dei dati e dei criteri. “Consumo e produzione sostenibili significano fare di più e meglio con meno”, ha spiegato Achim Steiner, sottosegretario generale dell’Onu e direttore esecutivo dell’UNEP. “Ma perché i consumatori siano in grado di raggiungere questo obiettivo, è necessario che si fidino della correttezza e veridicità delle informazioni su cui stanno basando le loro decisioni”.

 

Il programma di informazione dei consumatori della 10YFP è un passo fondamentale verso questo obiettivo dal momento che cercherà di migliorare l’informazione dei consumatori in tutto il mondo, esplorando nuovi canali di comunicazione.

La domanda di beni e servizi sostenibili è già elevata e continua a crescere; gli ultimi dati indicano che il numero di nuovi marchi di qualità ecologica è aumentato ogni anno, dal 1990, con circa un totale di 400 label di qualità ecologica esistenti oggi. A questo boom non è seguita però un’informazione univoca, bensì una proliferazione di dati e di strumenti di valutazione che non solo hanno confuso l’utente finale, ma in molti casi l’hanno reso scettico nei confronti della sustainability information. Il CIP opererà come una piattaforma globale per favorire la cooperazione tra prodotti e settori al fine di armonizzare e chiarire le informazioni sulla sostenibilità. Esaminerà i beni lungo tutto il loro ciclo di vita, dall’estrazione delle risorse allo smaltimento.

“Garantire che i consumatori abbiano accesso a informazioni accurate, comprensibili e tempestive – ha aggiunto Justin Macmullan di Consumers International – è fondamentale per costruire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.