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Consumo risorse, la Cina supera di 4 volte gli USA

Il Paese ha superato tutte le altre nazioni al mondo nel consumo di materie prime, ma qualcosa si sta muovendo anche nel miglioramento dell’efficienza delle risorse

Consumo risorse, la Cina supera di 4 volte gli USA

 

(Rinnovabili.it) – Il maggior consumatore di risorse naturali al mondo? La risposta, per quanto posso apparire scontata, è una sola: la Cina. Meno scontati appaiono invece i numeri che accompagnano questa fame di materie prime e gli sforzi che il gigante asiatico sta mettendo in atto per migliorare l’efficienza. A raccontare tutto ciò è oggi il nuovo rapporto pubblicato dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), in cui si rivela che il crescente benessere cinese ha reso il Paese  il più grande consumatore mondiale di materie come minerali da costruzione o combustibili fossili, con livelli di consumo interno quattro volte superiori a quello degli Stati Uniti.

 

Dal 1970 al 2008, nella Repubblica Popolare il consumo pro capite di risorse è cresciuto da un 30% a oltre il 150% rispetto ai livelli medi di tutto il mondo. In questa corsa alle materie prime tuttavia, circa il 20 per cento delle risorse utilizzate è esclusivamente destinata alla produzione di beni consumati  all’estero.

 

“La Cina ha assistito ad una crescita spettacolare negli ultimi decenni e l’effetto di questa transizione sulla domanda globale di risorse naturali è senza precedenti”, spiega Direttore Esecutivo dell’UNEP Achim Steiner. “Mentre lo sviluppo ha migliorato le condizioni di vita di milioni di persone indigenti, ha anche provocato l’aumento dei problemi ambientali legati alla estrazione, la lavorazione e lo sfruttamento di quelle stesse risorse naturali. Questa relazione sottolinea che la Cina, così come altre economie emergenti, ha bisogno di fare investimenti significativi in infrastrutture più efficienti, edifici verdi e trasporti pubblici sostenibili, ma anche nel capitale umano e nella capacità di governante”.

 

Nel dettaglio, la percentuale di biomassa è scesa dal 63 per cento al 15 per cento tra il 1970 e il 2008, mentre il consumo di materiali da costruzione è aumentato dall’8 per cento al 63 per cento. Dei combustibili fossili, la fornitura di carbone è quella cresciuta più rapidamente, aumentando dal 49% del 1970 al 67% del 2009 del 67, sul totale di energia primaria. In risposta a tali pressioni ambientali, il rapporto dell’UNEP nota però come la recente pianificazione del governo cinese abbia assistito ad un importante cambiamento  verso la sostenibilità in termini di obiettivi di politica economica; passi avanti sono stati compiuti soprattutto per quello che riguarda gli incentivi per veicoli più efficienti e i minori consumi in edilizia. Senza contare che la Cina è anche uno dei primi paesi ad aver abbracciato l’approccio dell’economia circolare come un nuovo paradigma per lo sviluppo nazionale.