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Concorso Forest Skill: 10 idee “smart” per i boschi italiani

Dai "Bonsai minibiomassa" al "Bosco Parlante", selezionati in questi mesi da un’apposita giuria le idee progettuali finaliste. 30mila euro in palio ai due vincitori

(Rinnovabili.it) – Identificare soluzioni progettuali con forti caratteristiche di innovazione e originalità, ad alta sostenibilità ambientale, con finalità educative e ricadute positiva sul sistema Paese. Questo l’obiettivo di Forest Skill, Concorso di Idee promosso da Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Collegio delle Università Milanesi. La competition, lanciata in parnership con FederlegnoArredo, Fondazione Univerde e Università degli Studi di Milano Bicocca, ha finalmente trovato i suoi vincitori: 10 innovativi progetti finalisti, selezionati in questi mesi da un’apposita giuria online, che si sfideranno ora per ottenere  il premio finale. Nel mese di aprile saranno oggetto di una seconda valutazione da parte di una giuria finale che indicherà i 2 vincitori del concorso, ai quali andranno 30 mila euro ciascuno per la realizzazione dei progetti presentati.

Tra le oltre 85 proposte progettuali presentate, la giuria ha selezionato quelle risultavano in grado di valorizzare e sviluppare  competenze e know-how finalizzate a nuove opportunità lavorative attraverso l’uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.

Obiettivo: identificare aree in cui realizzare sistemi di micro-cogenerazione a biomassa abbinati a sistemi di teleriscaldamento attraverso Bonsai minibiomassa™, un micro-cogeneratore per la generazione combinata di energia elettrica e calore, così da trasformare in risorsa pregiata l’onere della gestione del territorio

Obiettivo: recupero e valorizzazione del patrimonio castanicolo del comune di Valle Castellana (TE) grazie a processi partecipativi con gli attori locali, e mediante la progettazione e l’allestimento di aree di raccolta/visita, da fruire durante attività didattiche e turistiche.

Obiettivo: fidelizzare e migliorare il rapporto tra turismo e territorio locale attraverso il coinvolgimento finanziario del settore turistico in progetti forestali ad alto valore aggiunto. I progetti verranno realizzati nella logica della compensazione ecologica degli impatti negativi ambientali generati dal turismo.

Obiettivo: portare le nuove generazioni alla scoperta delle emozioni che si possono vivere nei boschi praticando sport outdoor, e al contempo, mettere a disposizione delle opportunità educative per scuole e gruppi scout. Tale progetto prevede inoltre la fondazione di una società: la Green Adventures s.r.l.

Obiettivo: realizzare e promuovere sistemi agroforestali comunitari e la loro messa in rete. In particolare il progetto avrà inizio tramite la realizzazione di un impianto pilota costituito da un’agroforesta lineare all’interno di un’area semi naturale boscata, che si svilupperà lungo un tracciato già esistente percorribile a piedi e situato nei pressi di un grande centro abitato.

Obiettivo: sensibilizzare i fruitori del bosco, sull’importante ruolo rivestito dalla classe degli organismi saproxilici, tra cui insetti, funghi e uccelli. In questo modo si potranno coinvolgere adulti e bambini nella scoperta dell’ “Insetto Bosco” con strumenti di comunicazione innovativi e tradizionali.

Obiettivo: recuperare 20 ha di terre abbandonate nella Val di Vara (SP), che comprende boschi misti, foreste miste riparie, aree agricole sopraffatte dal bosco e aree di interesse naturalistico, andando a creare opportunità di crescita individuale e di lavoro, valorizzando al tempo stesso la vocazione delle diverse zone d’interesse (multifunzionalità).

Obiettivo: promuovere la compensazione forestale di CO2 in un Comune della Brianza, nell’ambito di reti relazionali intessute con diversi soggetti pubblici e privati nell’area. Il progetto intende infatti realizzare un carbon sink urbano (cioè una foresta protettiva deputata all’assorbimento di CO2)

Obiettivo: intervenire nella suddetta area per migliorare la struttura e la funzionalità di tale bosco, sia per incrementarne i servizi ecosistemici da esso forniti, sia per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza degli ambienti boschivi in generale e di quelli ripariali in particolare.

Obiettivo: creare un “bosco parlante” capace, cioè, di comunicare tempestivamente eventi pericolosi attraverso i social network e interagire direttamente con le autorità e con i cittadini. Il progetto riguarderà la salvaguardia delle risorse forestali del Parco del Pineto (Roma) attraverso il monitoraggio di un’area pilota ad alto rischio incendi.