Secondo voci non ancora ufficiali la Costa avrebbe scelto il porto di Genova per lo smantellamento della Concordia, ma per la Toscana l’ipotesi più giusta rimane Piombino
(Rinnovabili.it) – Tutti d’accordo che la Concordia debba essere smantellata in Italia, ma dove? Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa italiane, sembra essere tramontata l’ipotesi di smaltire all’estero il relitto della nave attualmente ancora “appoggiato” all’Isola del Giglio, ma ci sono forti dubbi sul luogo in cui dovrebbe essere trasportato e quindi demolito. Secondo dichiarazioni non ancora ufficiali, l’armatore, la Costa, avrebbe optato per il Porto di Genova, ma si tratta di una scelta che dovrà essere sottoposta alla Conferenza dei Servizi, che si esprimerà il 16 di giugno.
Per il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, si tratta di un’opzione per nulla ragionevole. Per Rossi, infatti, scettico anche sui tempi di messa in galleggiamento della nave, previsti per il 20 luglio, l’ipotesi più giusta rimane Piombino: 1 giorno di navigazione contro i 4-5 necessari per trasportare il relitto a Genova, peraltro in piena stagione turistica.
“Questa è l’opinione della Costa – ha precisato Rossi alla DIRE – che però dovrà essere sottoposta a qualche valutazione e a qualche parere. Uno lo esprimeremo anche noi. Da parte mia dico: attenzione a portare in giro per 4 o 5 giorni questa nave che qualche problema di impatto ambientale lo avrà”.
Per il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il risultato importante è che il relitto della Concordia sarà smaltito in Italia.
“Noi dovremo valutare questo piano con la massima attenzione dal punto di vista ambientale – ha dichiarato Galletti all’AGI – quella tragedia è avvenuta in Italia ed è giusto che i vantaggi economici e occupazionali del suo smaltimento restino nel nostro Paese”.
Sulla rimozione della Concordia dall’Isola del Giglio Legambiente tira un sospiro di sollievo e per il momento non sembra esprimere giudizi su quale destinazione sia più consona per le operazioni di smantellamento.
“Finalmente una gran bella notizia per la Concordia – ha dichiarato il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri – che verrà rimossa dall’isola del Giglio per essere portata nel porto di Genova. Siamo ben contenti che si sia scelta l’opzione italiana, che di certo contribuirà anche a favorire lo sviluppo di una nuova filiera economica ed occupazionale nel nostro Paese e a cancellare la vergogna delle rottamazioni a buon mercato in Paesi meno attenti alla sicurezza degli addetti e alla sostenibilità delle operazioni di gestione dei relitti”.
Ma l’associazione ambientalista avverte:
“Non dimentichiamo però che nei serbatoi della nave da crociera si trova ancora una grande quantità di idrocarburi e altre sostanze inquinanti che minacciano l’ecosistema marino”.
Per questo Legambiente, indipendentemente da quale sia la meta che dovrà accogliere il relitto, si è già dichiarata pronta a vigilare e seguire con mezzi propri le fasi di trasporto, per verificare che le operazioni si svolgano in modo sicuro, senza rilasci di sostanze inquinanti. E aggiunge:
“La vicenda della Concordia non si chiude con la rimozione e lo smantellamento del relitto, manca ancora il ripristino dello stato dei luoghi, la bonifica delle opere, la rimozione del cantiere e soprattutto il risarcimento del danno ambientale”.