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Concordia: la Francia conosce i dettagli del viaggio verso Genova

Il M5S scrive a Ségolène Royal: "Ministro, ci invii lei la documentazione relativa allo spostamento del relitto della Costa Concordia"

concordia(Rinnovabili.it) – Si avvicina il giorno in cui il relitto della Costa Concordia inizierà il suo viaggio di 5 giorni dalle acqua antistanti l’Isola del Giglio fino al porto di Genova, dove sono previste le operazioni di smantellamento. L’opinione pubblica internazionale ha gli occhi puntati su uno spostamento che, interessando una nave così grande che attraverserà un’area delicata come quella del Santuario dei Cetacei, preoccupa ambientalisti, politici e comuni cittadini.

E mentre l’Italia aspetta il via libera senza avere troppi dettagli in merito a come andranno le operazioni di trasporto, il Ministro dell’Ecologia francese, Ségolène Royal, ha dichiarato di aver ricevuto dal Ministro dell’Ambiente Italiano Gian Luca Galletti i documenti che specificano le misure di precauzione che verranno attuate per procedere con manovre sicure allo spostamento della Costa Concordia dall’isola del Giglio al porto di Genova.

La dichiarazione ha fatto infuriare il Movimento 5 Stelle, che ha prontamente scritto alla Royal per comunicare che nonostante il 19 giugno scorso in Senato avessero chiesto delucidazioni in merito alle operazioni di spostamento nessuno ha consegnato loro la documentazione che invece non ha avuto difficoltà ad arrivare in Francia.

 

Scive il M5S al Ministro dell’Ambiente francese “Pensi, Ministro Royal, che il 19 giugno 2014 avevamo chiesto anche noi in Senato, con una interrogazione allo stesso Ministro che le ha consegnato la documentazione, di conoscere, tra altre cose, tutte le procedure individuate dalle normative per prevenire ed evitare eventuali rischi o incidenti che potrebbero avere impatto sulla salute della popolazione e sull’ambiente; e di rendere pubbliche le misure adottate o che si intendono adottare per prevenire il rischio relativo all’eventuale rilascio dei materiali liquidi pericolosi ancora presenti nel relitto, durante tutta la durata del viaggio” concludendo la lettera con la richiesta che sia proprio la Royal ad inviare al Movimento la documentazione richiesta e mai consegnata.