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CONAI: parole d’ordine riciclo e recupero!

Il Consorzio per il recupero degli imballaggi ha pubblicato il bilancio 2011 rivelando oltre al fatturato in crescita, un aumento del volume dei rifiuti raccolti e riciclati

Finite le vacanze è tempo di bilanci e CONAI, il consorzio che si occupa della gestione del riciclo degli imballaggi, si adegua pubblicando i dati relativi al 2011. Il fatturato dell’industria del riciclo, conferma il consorzio, è stato pari a 9,5 miliardi di euro, con un aumento del 7% rispetto a quanto ottenuto nell’anno precedente con margini di crescita previsti per gli anni a venire. Oltre al valore economico a crescere sono stati anche i vantaggi e i benefici ambientali, ottenuti grazie al recupero e riciclo di numerosi imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. In termini ambientali in 15 anni Conai ha evitato il rilascio di emissioni di CO2 per un totale di 74 milioni di tonnellate, evitando così la costruzione di 507 discariche e l’invio a smaltimento di 60,5 milioni di tonnellate di rifiuti.

“Per dare un’idea della dimensione, il volume d’affari del riciclo degli imballaggi è più del doppio del settore eolico italiano e oltre il 60% di quello fotovoltaico” fa sapere CONAI confermando come ad oggi l’industria del riciclo sia il settore traino della green economy seconda nel 2011 solo al comparto delle energie rinnovabili e in testa nell’anno in corso. Durante l’anno passato il tasso di riciclo degli imballaggi rispetto al quantitativo immesso sul mercato è stato del 64,4%, successo che per la metà è dovuto alla gestione del sistema da parte del consorzio. Il riciclo complessivo degli imballaggi ha invece toccato il 73,7% equivalente a 8,596 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,65 milioni di tonnellate immesse al consumo.

LO STORICO Dal 1998 ad oggi la percentuale di recupero degli imballaggi è cresciuta del 140%, passando dal trattamento di un rifiuto su tre nel 1998 per arrivare ad oggi con il recupero di 3 imballaggi su 4. Analizzando i dati relativi al periodo 1998-2011 è notevole la crescita del volume dei rifiuti avviati a recupero rispetto all’immesso sul mercato: si è passati velocemente dal 33,2% al 73,7%, con una drastica riduzione dei rifiuti avviati a smaltimento che sono passati da 66,8% a 26,3%.

Il volume di recupero e riciclo è riuscito a crescere grazie all’impegno del consorzio e degli affiliati che, seguendo le convenzioni realtive alla raccolta differenziata previste dall’Accordo quadro ANCI-CONAI, hanno portato a 7.267 il numero dei Comuni aderenti alle iniziative che ormai coinvolgono 57 milioni di cittadini, pari al 95% della popolazione e con un numero di impiegati nel settore rifiuti che supera le centomila unità mentre al riciclo sono riservati circa 36mila operatori.

“Nel 2011 i risultati di riciclo raggiunti sono stati particolarmente significativi – ha affermato Roberto De Santis, Presidente del Consorzio – così come la creazione di valore economico per l’intero Paese. Per quanto riguarda il futuro il Sistema Consortile sarà sempre più impegnato nella promozione della qualità della raccolta differenziata, così da incrementare ulteriormente la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio attraverso il loro riciclo. Nel più lungo termine ci saranno da affrontare le nuove sfide previste dalla Direttiva europea sui rifiuti del 2008 che fissa, in particolare, impegnativi obiettivi di riciclo dei materiali al 2020. Il sistema di gestione degli imballaggi, realizzato in Italia, può rappresentare, per questi fini, un utile modello di riferimento”.