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Conai: l’eccellenza italiana a Rio+20

(Rinnovabili.it) – Anche Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, è presente a Rio de Janeiro per portare la propria esperienza e condividere con autorità e rappresentanti delle nazioni del pianeta una delle eccellenza che fanno dell’Italia un esempio di gestione virtuosa del recupero degli imballaggi.

Il Consorzio, presente nel padiglione Italia con un’area appositamente dedicata, incontrerà alcuni operatori ambientali interessati a condividere i modelli italiani. Tra queste Comlurb, società municipale per la gestione dell’igiene urbana di Rio de Janeiro, alla quale Conai presenterà la propria case history nel riciclo e nel recupero dei rifiuti di imballaggio. Condividendo esperienze e know how a livello internazionale si spera di riuscire ad ottimizzare i risultati nella gestione degli imballaggi in molti dei paesi partecipanti alla conferenza.

IL RUOLO DELL’ITALIA in ambito europeo il Bel Paese figura tra i primi 10 in quanto a recupero, con il 65% dei rifiuti da imballaggio riciclati. Buoni i risultati ottenuti da Conai nel 2011, che verranno presentati a Rio: nel corso dello scorso anno il recupero complessivo di imballaggi ha raggiunto la percentuale del 74,8%, equivalente a 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo. Il riciclo complessivo è stato del 64,7% dell’immesso al consumo (64,3% nel 2010).

Grazie alle iniziative e all’impegno del consorzio l’Italia tra il 1998 e il 2011 ha visto crescere i numeri della raccolta, passati da una percentuale di recupero del 33,2% al 74,8%. Eccellenza che è stata evidenziata anche all’intero dello studio realizzato da Althesys per i 10 anni di attività del consorzio secondo cui “la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro hanno portato all’Italia 9,3 miliardi di euro di benefici netti in termini economici, ambientali e sociali, diretti e indiretti e hanno permesso di evitare emissioni di CO2 per 63,3 milioni di tonnellate”. Oltre alla raccolta e al recupero il lavoro di Conai ha stimolato anche la formazione di 90mila nuovi posti di lavoro in una filiera che attualmente vanta 3.697 aziende di raccolta e gestione dei servizi di igiene urbana, oltre 3.600 centri di selezione e trattamento dei rifiuti e circa 170 impianti di riciclo.

“Il Modello CONAI oggi rappresenta in Italia la garanzia che i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata in convenzione vengano effettivamente avviati a riciclo e recupero. L’accordo quadro ANCI-CONAI, rappresenta per i Comuni italiani un valido strumento per incrementare i livelli di raccolta differenziata e avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in tutto il paese – afferma Walter Facciotto, Direttore Generale CONAI.

Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio realizzato in Italia da CONAI rappresenta un modello di riferimento nel waste management, consentendo, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, dei comuni e del sistema delle imprese di generare quel valore aggiunto che ha permesso di raggiungere importanti risultati e ha creato le premesse per la realizzazione di una vera società del riciclo”.

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