E' CONAI a guidare il gruppo di lavoro “Sviluppo dell’eco-efficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti” fiero di un settore in espansione che non sente la crisi
Eco-innovazione ed eco-efficienza i settori che stanno facendo la differenza in senso positivo e che stanno guidando il paese verso un utilizzo delle risorse in armonia con i tempi e gli equilibri della Terra, con particolare attenzione al recupero e al riuso di tutti i materiali che possono essere trattati. E qui entrano in gioco le materie prime seconde da rifiuti, che tornando a nuova vita evitando il prelievo di materie prime e limitano l’impatto ambientale.
“Dal 1999 al 2011 la raccolta, il riciclo e il riuso dei materiali di imballaggio ha portato 11,1 miliardi di euro di benefici netti all’Italia. Un tesoro pari a una manovra finanziaria, risultato del bilancio costi-benefici dell’attività del Sistema CONAI, che comprende gli effetti prodotti dal sistema sia in termini economici che ambientali e sociali, diretti e indiretti”. (Fonte: Althesys «MP2 Annual Report»).
Un volume d’affari, quello che gravita intorno al recupero e al riciclo degli imballaggi, che è doppio rispetto a quello dell’eolico italiano posizionandosi al secondo posto solo dietro al settore delle rinnovabili nel 2012 in quanto a volume d’affari generato.
“Grazie all’attività che il Sistema Consortile ha svolto e continua a svolgere sul territorio con i Comuni sulla base dell’Accordo ANCI-CONAI, è stato possibile sfruttare le cosiddette “miniere metropolitane” – afferma Walter Facciotto, Direttore Generale CONAI – i rifiuti urbani da problema si sono trasformati in una risorsa da valorizzare per produrre nuova ricchezza. In questo contesto, l’industria italiana della valorizzazione e della preparazione al riciclo è forte e qualificata e pronta a guardare avanti investendo sempre maggiori risorse sia economiche sia umane.”