In Umbria, nel 2013, cresce il quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata e, per la prima volta, supera il volume di quelli indifferenziati. Allo stesso tempo, si riduce ulteriormente la produzione complessiva dei rifiuti urbani e assimilati, fermandosi a 487.730 tonnellate. “I dati, certificati, confermano l’efficacia del Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle azioni su cui la Regione ha puntato decisamente da alcuni anni, in particolare la più ampia diffusione del sistema di raccolta ‘porta a porta’, la promozione delle ‘ecofeste’ e l’attivazione delle fontanelle di acqua pubblica naturale e frizzante che ha diminuito la produzione di rifiuti di plastica”: è quanto sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, rendendo noto i risultati dello scorso anno.
Sono state prodotte complessivamente 487.730 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati, proseguendo nel trend di decrescita, registrato anche nelle precedenti annualità: rispetto all’anno precedente il calo è pari al 3,3 per cento; se si considera la previsione del Piano regionale per il 2013, che stimava in 557.500 tonnellate la produzione complessiva, l’obiettivo è stata superato di ben 70mila tonnellate. “Un consistente e perdurante calo della produzione dei rifiuti – rileva – che è certamente da mettere in relazione alla lunga fase di stagnazione dell’economia, che ha determinato una contrazione dei consumi, ma anche all’estensione dei sistemi di raccolta ‘porta a porta” avvenuta proprio nell’ultimo quinquennio, sulla base delle previsioni del Piano regionale, che ha portato ad escludere dal circuito di gestione dei rifiuti urbani importanti quote di rifiuti di provenienza extra-domestica”.
Il dato pro-capite della produzione di rifiuti si è attestato a 515 kg/abitante: se si considera l’ultimo Rapporto Rifiuti dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il dato regionale è di poco al di sopra della media nazionale (504 kg/abitante) ed europea (502 kg/abitante), ma risulta nettamente inferiore alla media delle Regioni del Centro Italia (582 kg/abitante).
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, proseguendo la tendenza alla crescita registrata già da alcuni anni, la percentuale regionale media annuale del 2013 si è attestata al 48,5% (+4,5% rispetto al 2012); rispetto ai dati del Rapporto Rifiuti Ispra 2013 il dato è nettamente superiore alla media nazionale (39,9%) ed in particolare a quella del Centro Italia (32,9%). Nell’ultimo quadrimestre del 2013 si è riscontrato un ulteriore incremento, che ha portato la media regionale al 49,3 per cento. “Di particolare significato – afferma Rometti – è il fatto che, per la prima volta il quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata, e pertanto avviati a processi di recupero, ha superato il quantitativo di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento in discarica, al netto dei rifiuti da spazzamento stradale e dei rifiuti ingombranti non recuperabili. Questo è stato possibile grazie all’allargamento a un numero sempre più consistente di famiglie del ‘porta a porta’”.
Dalla certificazione 2013, risulta che due dei 4 Ambiti territoriali integrati (“Ati”) hanno superato il 50% di raccolta differenziata: oltre all’Ati 2, che aveva raggiunto questo obbiettivo già nel 2012, e che nel quarto trimestre del 2013 ha sfiorato addirittura il 60 per cento, anche l’Ati 1 per la prima volta ha superato questa soglia. Gli Ati 3 e 4 hanno conseguito un incremento più moderato, attestandosi intorno al 40%.
La media annuale dei Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti, nei quali si originano tre/quarti del quantitativo complessivo di rifiuti prodotti a livello regionale, è stata pari al 50,2 per cento. Tra questi, Umbertide, Bastia Umbra, Marsciano e Todi hanno superato l’obiettivo fissato dal Piano Regionale del 65% di raccolta differenziata. Perugia ha raggiunto il 59,1% come media annuale, salito al 61,5% nel quarto trimestre 2013. La media annuale 2013 di Terni si è fermata al solo 44 per cento. Complessivamente, 28 Comuni umbri hanno superato il 50 per cento, sei dei quali hanno oltrepassato l’obiettivo di Piano del 65 per cento.
Esaminando i risultati delle singole frazioni raccolte in forma differenziata, si è confermata la tendenza, già riscontrata negli ultimi anni, della crescita della raccolta dei rifiuti organici, oltre che di quella della plastica e del vetro.
“L’Umbria – conclude l’assessore Rometti – prosegue con successo nelle strategie, dettate dal Piano Regionale oltre che dalle norme statali e comunitarie, con l’obiettivo della progressiva marginalizzazione dell’utilizzo delle discariche, garantendo pertanto l’abbattimento dell’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti e scongiurando nel medio e lungo periodo l’insorgere di possibili situazioni di criticità nello smaltimento dei rifiuti”.