Fareambiente espone nel corso di un’audizione alla Camera le proprie perplessità sui criteri di biodegradabilità definiti dalla norma EN 13432
Facile intuire le conseguenze di un loro non corretto smaltimento. Oltre alla polemica intorno al MaterBi, il materiale a base di mais con cui sono fatti gli shopper attualmente in commercio, c’è anche quella contro il Decreto legge nr. 2 (Misure straordinarie e urgenti in material ambientale), che vieta l’uso di additivi chimici per la produzione delle buste, imponendo che esse siano completamente biodegradabili. Secondo Marco Banini, infatti, esponente del Comitato nazionale Plastiche Biodegradabili (CNPB), se venisse approvato l’art. 2 del Decreto legge in questione, sarebbero a rischio chiusura oltre 2.000 aziende italiane,per un totale di circa 20.000 posti di lavoro. Per Banini, dunque, siamo a rischio monopolio: “Il Governo – ha dichiarato Banini – indicando le caratteristiche dei sacchetti biodegradabili, che devono seguire le indicazioni di una norma tecnica non giuridica, di fatto identifica anche l’unica azieda italiana che può produrli”.