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Con “Fai Spazio” Ecolight combatte il traffico dei RAEE

(Rinnovabili.it) – Per rafforzare la rete di raccolta dei RAEE il Consorzio per la Gestione dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici Ecolight ha messo in piedi un nuovo servizio dedicato alle aziende su tutto il territorio.

Con l’iniziativa Fai Spazio “Mettiamo a diposizione delle imprese la nostra esperienza nella gestione dei RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, assicurando un servizio capillare di raccolta su tutto il territorio nazionale e una gestione dei documenti che assicura la tracciabilità dei rifiuti”, spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.

Garantire lo smaltimento corretto dei RAEE industriali garantisce al paese un servizio che contrasta il traffico illecito e permette il recupero delle materie prime. Per i rifiuti domestici invece sono a disposizione dei centri comunali di raccolta e sono a diposizione dei cittadini anche gli stessi negozianti, che raccolgono l’usato a fronte dell’acquisto di un nuovo dispositivo proprio come ordinato dal decreto “Uno contro Uno”.

“Per i RAEE domestici è possibile stimare che la raccolta sia nel rapporto uno a tre, ovvero ogni tre kg di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato, una sola venga raccolta e conferita correttamente”, spiega Dezio. “Per i RAEE professionali non è possibile utilizzare queste stime non solamente perché la raccolta viene effettuata da una serie di soggetti, non tutti certificati, ma perché esiste anche un mercato illegale dei RAEE verso i Paesi del terzo mondo”.

Grazie a Fai Spazio, oltre a garantire un servizio di tracciabilità, il consorzio mette a disposizione delle circa 1500 aziende coinvolte l’esperienza radicata nel settore. “L’anno scorso siamo arrivati a raccogliere 7mila tonnellate di RAEE, servendo i negozi in tutta Italia attraverso quasi 140mila ritiri. Abbiamo attivato inoltre 41 centri di raccolta per sopperire alla chiusura dei centri di raccolta comunali nei confronti dei RAEE provenienti dalla distribuzione. Ai negozi sono stati assicurati non solamente il rispetto della norma e dell’ambiente, ma anche la gestione dei documenti”, ha ricordato Dezio sottolineando l’importanza di un circuito di gestione dei rifiuti che vada oltre la razionalizzazione di quando prodotto a livello domestico ma che induca ad una visione globale del problema e delle criticità ad esso collegate come appunto il traffico illecito. “Un cambio di mentalità che non deve limitarsi ad un frazionamento dei materiali di scarto pensato solo su scala casalinga -come può essere quello previsto da ciascun Comune per la frazione umida, il secco e la carta- ma vuole allargarsi fino a coinvolgere le imprese affinché anche loro possano essere coinvolte in questo circuito virtuoso. Inoltre, la tracciabilità, assicurata dalla gestione documentale, anticipa di fatto le prescrizioni del Sistri”.

 

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