(Rinnovabili.it) – Gli Stati Membri hanno bisogno d’aiuto per capire e salvaguardare al meglio mari e oceani. Per supportare i paesi in questa attività l’Europa ha lanciato un progetto che li sosterrà nell’affrontare e soddisfare gli obiettivi contenuti nella Direttiva quadro sulla Stategia Marina (Strategy Framework Directive-MSFD).
Tenere sotto controllo la quantità di rifiuti contaminanti nelle nostre acque è infatti fondamentale per la salvaguardia della biodiversità marina e per la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici. Per garantire quindi che quanto contenuto nella MSFD venga rispettato l’Ue ha deciso di supportare i processi di tutela e rispetto marino che devono essere elaborati singolarmente da ogni Stato. Le strategie devono quindi valtare attentamente lo stato di salute dello specchio di mare di appartenenza, stabilire quello che è stato definito il buono stato ecologico dell’area e affinacere obiettivi chiari da raggiungere e programmi efficaci di monitoraggio.
Qui si inserisce il progetto europeo COMMON SENSE, lanciato a Barcellona nel novembre scorso mira a facilitare il lavoro della Commissione aiutando gli Stati ad adottare le misure necessarie a preservare le acque di competenza.
Finanziata per un importo di 4,7 milioni di euro attraverso il 7 ° PQ, l’iniziativa riunisce 15 partner provenienti da sette paesi diversi, che collaboreranno per dar vita ad una piattaforma di monitoraggio marino e una di gestione dei dati contribuendo così alla riduzione dei costi di raccolta dati e aumentando la diffusione delle conoscenze.
COMMON SENSE si concentrerà sul controllo dei metalli pesanti, dei rifiuti marini e del rumore subacqueo, misurando parametri come la temperatura e la pressione.
Il sito internet dedicato al progetto, in rete da febbraio prossimo, raccoglierà informazioni e dettagli relativi al progetto permettendo ai partner e agli interessati il monitoraggio costante dell’andamento della raccolta dati e dei progressi del percorso che dovrebbe concludersi a febbraio 2017.