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La nuova Commissione Ue? Potrebbe danneggiare la politica ambientale

Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF hanno scritto agli europarlamenti affinchè vigilino sui dei ruoli e salvino le politiche energetiche e ambientali

Commissione Ue(Rinnovabili.it) – Manca poco alle audizioni della Nuova Commissione Ue e della conferma delle cariche presentate e le associazioni ambientaliste italiane hanno deciso di scrivere agli europarlamentari per riportare l’attenzione sull’importanza di dare spazio alle politiche ambientali e climatiche.  

La minaccia di un ridimensionamento delle politiche ambientali ed energetiche preoccupa Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF. Le associazioni temono che sviluppo sostenibile, efficienza energetica e delle risorse, qualità dell’aria, protezione della biodiversità ed azione climatica vengano pericolose messe da parte dai nuovi commissari.

Le candidature proposte dal nuovo presidente Junker sembrano non adatte ai bisogni dell’Europa, che quotidianamente sta combattendo con il cambiamento climatico e le conseguenze che ne derivano e con una popolazione che secondo i recenti sondaggi di Eurobarometro vuole veramente contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.

A preoccupare particolarmente le quattro associazioni ambientaliste la decisione di unire in un unico portafoglio e quindi in un unico Commissario gli impegni energetici e climatici e, come si legge nel comunicato stampa inviato “la scelta di mettere questo Commissario alle dipendenze di un Vicepresidente per l’Unione energetica, rischiando di subordinare l’azione climatica agli interessi predominanti del mercato dell’energia; la scelta di un Commissario per il Clima e l’Energia con ben noti interessi nell’industria dei combustibili fossili”.

 

Altro elemento di discussione la decisione di attribuire ad un solo Commissario le competenze di Ambiente, Mare e Pesca rischiando che settori così importanti vengano trascurati come rischiano di venir dimenticati i temi dello sviluppo sostenibile, l’efficienza delle risorse e la green economy, assenti tra le materie affidate ai vicepresidenti.

“Tutto ciò comprometterebbe pericolosamente il ruolo internazionale dell’Europa come pioniere e leader nell’affrontare la doppia sfida della crisi ambientale e climatica” – scrivono le associazioni, che invitano quindi gli europarlamentari “ad impegnarsi affinché queste preoccupazioni trovino una chiara risposta nel corso delle audizioni dei commissari e vicepresidenti. In caso contrario, il Parlamento europeo deve essere pronto a chiedere al Presidente Juncker di rivedere la sua squadra insieme alla struttura e alle priorità politiche della nuova Commissione, in modo da rispondere appieno ai bisogni e alle aspettative dei cittadini europei di questa e delle future generazioni”.