(Rinnovabili.it) – Il Governo non sta facendo abbastanza per ostacolare il commercio illegale di legname. Questo il messaggio lanciato da WWF, Greenpeace, Terra! e Legambiente a 9 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo del Legno e quando in Italia manca ancora una normativa ad hoc mentre vige l’obbligo di emanazione in tutti gli Stati dell’Ue.
Firmataria del regolamento, l’Italia non sta però mettendo in pratica quelle che sono le restrizioni di mercato imposte dall’European Union Timber Regulation, il Regolamento Europeo del Legno conosciuto anche con l’acronimo inglese EUTR.
“L’Italia è obbligata a tradurre in decreto un regolamento europeo – dichiarano le associazioni ambientaliste -. Ma la mancanza di sanzioni puntuali vanifica tutto, perché nulla poena sine lege. Questo significa concedere il via libera all’importazione e il traffico di legname illegale. Un buco nero per l’intera Unione Europea, ancora più grave se consideriamo che il nostro Paese è uno dei più importanti mercati europei di legnami dal bacino del Congo e dal sudest asiatico, o di legna da ardere dai balcani”.
Il commercio illegale di legname, infatti, oltre a minacciare le foreste causa l’impoverimento della biodiversità andando contro a quello che è l’obiettivo della Commissione Europea di ridurre la deforestazione tropicale del 50% entro il 2020 rispetto ai livelli di cinque anni fa. Attualmente il nostro mercato del legname è tra i primi 5 al mondo e si rifornisce da paesi nei quali il taglio illegale delle foreste preoccupa la sopravvivenza di vaste porzioni di territorio e le specie animali che vi abitano. Il diradarsi degli alberi, ad esempio, sta mettendo in difficoltà i gorilla africani ed esponendo ad un maggiore rischio gli elefanti, vittime del bracconaggio.
Per fermare questi fenomeni le associazioni hanno chiesto al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali “di agire in quanto Autorità Competente dell’EUTR per fermare immediatamente l’immissione in Europa di legname proveniente dal taglio illegale. La Presidenza del Consiglio e i Ministri competenti devono promulgare urgentemente un decreto con quelle sanzioni che possano dare finalmente una concreta applicazione alla regolamentazione europea, altrimenti si rischia che il nostro mercato sia letteralmente sommerso da legname di ogni provenienza, sia oggetto di interventi speculativi e diventi sempre più un terreno di gioco per la criminalità organizzata interessata al traffico di qualsiasi merce”.