Per aumentare la commercializzazione di bottiglie a base vegetale la Coca Cola ha firmato un accordo di collaborazione con tre aziende che si occupano di biotecnologie
(Rinnovabili.it) – Un contratto multimilionario avvicinerà la Coca Cola alla corretta gestione della produzione delle bottiglie per il commercio delle proprie bevande. In linea con le buone pratiche della sostenibilità raccomandate per ottenere un futuro in cui il settore industriale possa continuare ad espandersi senza danneggiare l’ambiente, il colosso delle bibite gassate si è accordato con tre diverse aziende del settore biotech (la Virent, la Gevo e la Avantium) con l’intenzione di velocizzare il passaggio all’utilizzo di PlantBottle, le bottiglie in plastica a base vegetale.
Le bottiglie ecologiche, introdotte nella catena di produzione della Coca Cola nel 2009 vengono distribuite in 20 paesi del mondo e utilizzate per conservare 7 diversi prodotti del marchio. Contenendo il 30% di materiale vegetale il PET delle bio-bottiglie, dichiara la società, è l’unico vero polietilene tereftalato (PET) completamente riciclabile mentre le stime indicano che dal 2009 abbiano contribuito a contenere le emissioni nocive evitando all’atmosfera più di centomila tonnellate metriche di biossido di carbonio.
Questo successo ha spinto la società ad intensificare la produzione di bottiglie ecologiche per raggiungere al più presto il traguardo che vedrà in commercio esclusivamente PlantBottle entro il 2020. “Mentre la tecnologia per produrre bio-materiali in un laboratorio è disponibile da anni, crediamo che Virent, Gevo e Avantium siano aziende che possiedono le tecnologie con un elevato potenziale per la creazione di un mercato commerciale su scala globale entro i prossimi anni” ha dichiarato Rick Frazier, vice presidente del raparto che si occupa della fornitura di prodotti commerciali per la Coca Cola.