L'Australia ha deciso di abolire la carbon tax. Il Canada ha dichiarato di trovare la mossa valida e ha invitato anche altri paesi a seguirne l'esempio
(Rinnovabili.it) – Il Canada ha lasciato cadere ogni dubbio: non perseguirà le politiche per l’arresto del cambiamento climatico. Ma l’appello del governo è stavolta andato oltre, invitando anche gli altri paese a seguire l’esempio dell’Australia e quindi dire no alle carbon tax.
Da Ottawa inoltre una dichiarazione ufficiale ha ammesso di condividere la decisione presa in settimana dall’Australia, decisa ad abrogare una carbon tax destinata ai 300 più grandi inquinatori del paese. “Il Canada applaude la decisione del premier Abbott di introdurre una legge per abrogare la carbon tax in Australia. La decisione del primo ministro australiano sarà notata in giro per il mondo e manderà un messaggio importante” ha dichiarato Paul Calandra, politico canadese.
Il governo Harper ha ritirato il paese dal protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici e sulla riduzione della CO2 nel 2011 e il Canada non è riuscito a soddisfare le proprie emissioni internazionali di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra – quasi del tutto a causa della sua miniera di sabbie bituminose e del conseguente rilascio in atmosfera di gas ad effetto serra. Secondo lo schema attuale del Canada le emissioni stanno raggiungendo le 734 mega tonnellate – ovvero 122 megatonnellate in più rispetto all’obiettivo, fissato a 612 le tonnellate massime firmando l’accordo internazionale nel 2009. In quel momento il Canada accettò anche di allineare il suo piano per il clima con l’America impegnandosi a tagliare le emissioni del 17% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020. Ma i numeri parlano chiaro: l’ultimo rapporto della Environment Canada ha evidenziato che a quella data il miglioramento sarà al massimo del 3%.