(Rinnovabili.it) – Tra il summit Onu sui cambiamenti climatici e le urgenze della politica interna, in questo momento l’agenda del nuovo ministro dell’Ambiente non potrebbe essere più piena di scadenze fondamentali. Tra gli impegni che vedono coinvolto Corrado Clini, l’appuntamento del 5 dicembre in Consiglio dei ministri, data per la quale dovrebbe vedere la luce la complessa manovra del Governo. All’interno delle misure per il risanamento del Paese sarà presente anche una proposta del ministro dell’Ambiente riguardante i temi più caldi per il Belpaese: eco-energie, sicurezza del territorio e parchi. “Nella proposta rientra – ha dichiarato Clini durante un incontro con l’ex ministro dell’Ambiente Giorgio Ruffolo, – il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica; una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro frane e alluvioni, la valorizzazione per parchi e riserve marine” in cui si tenga conto della spinta che possono fornire al “lavoro giovanile”.
Dopo il Consiglio dei Ministri sarà la volta di Durban, dove Clini sbarcherà il 6 dicembre a capo della delegazione italiana per sostenere la necessità di “un partenariato tra economie sviluppate e quelle emergenti per un’economia globale ‘decarbonizzata’ basata su regole condivise, sulla cooperazione tecnologica, misure e incentivi globali a favore di energie e tecnologie a basso tenore di carbonio”. “La domanda di energia – spiega Clini – cresce soprattutto nei paesi che stanno uscendo dal sottosviluppo (dalla Cina al Sudafrica, dall’India al Brasile, dal Messico all’Indonesia) e nessuno può chiedere a questi paesi di bloccare la propria crescita economica. D’altra parte l’aumento della domanda di energia può essere disgiunto dall’aumento delle emissioni sviluppando e usando fonti energetiche e tecnologie a basso contenuto di carbonio a cominciare dalle rinnovabili”.