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Climate Change: Obama e Romney lo insabbiano?

(Rinnovabili.it) – La campagna elettorale statunitense va avanti a colpi di rinnovabili. Il presidente in carica Barack Obama e il candidato più quotato a sostituirlo continuano ad incentrare i propri comizi mettendo al centro delle discussioni l’importanza della riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e della diffusione dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Ma dagli ambientalisti arriva una critica: i due candidati avrebbero infatti fatto finta di niente, durante l’ultimo dibattito televisivo prima delle elezioni presidenziali, per quel concerne le criticità legate al cambiamento climatico, non menzionato nelle agende politiche di Obama e Romney, cosa che non accadeva dal 1984.

Niente temi ambientali quindi, ma solo energetici a caratterizzare gli impegni che i candidati alla presidenza stanno sfoderando per convincere gli elettori a votarli.

 

A seguito dei comizi le “prestazioni ambientali” dell’ancora in carica presidente Obama hanno suscitato il malcontento del candidato presidenziale Jill Stein, esponente del partito Green Party che ha definito il presidente Usa un “climate denier” per non aver affrontato le questioni ambientali duranti gli interventi televisivi.

 

“Siamo sicuri di non averlo sentito parlare di clima nella sua discussione”, ha detto Stein. “In nessuno di questi dibattiti lo abbiamo sentito parlare di clima e della devastazione che ne deriva. Che sia un negazionista o che intenda solo non parlarne ha sicuramente messo a tacere qualsiasi discussione circa il problema che potrebbe motivare soluzioni reali.”

 

Una scelta, quella di non affrontare tematiche ambientali legate al clima che cambia, che da molti è stata definita alquanto curiosa. Sono infatti numerosi (rivela un recente sondaggio) i cittadini statunitensi, ancora incerti su chi votare, che hanno dichiarato che la differenza al momento potrebbe farla proprio l’impegno ambientalista dei candidati.

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