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Se la parola d’ordine è sviluppo sostenibile

(Rinnovabili.it) – La voce “cambiamento climatico” dovrebbe essere inserita in tutti gli aspetti riguardanti le politiche di sviluppo delle nostre nazioni per rafforzare la promozione di una economia verde. Questo quanto dichiarato da Sonnarin Hay, ambasciatrice della Cambogia a Cuba, durante l’inaugurazione del Seminario delle Relazioni Internazionali ISRI 2012. Le dichiarazioni rilasciate dalla Hay hanno ricordato come il fenomeno sia attualmente un problema per tutte le realtà del pianeta, dai paesi più ricchi a quelli più poveri, anche se a subire i maggiori effetti negativi collegati all’innalzamento della temperatura sono soprattutto le economie di via di sviluppo.

Nel 2000, ha ricordato l’ambasciatrice, i leader di 189 paesi erano già membri delle Nazioni Unite e ben 23 organizzazioni internazionali accanto a loro hanno sottoscritto e adottato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio al fine di garantire una migliore qualità della vita al 2015. Negli ultimi 12 anni, ha infine specificato, sono stati registrati numerosi progressi anche se le conseguenze del cambiamento climatico minaccciano la stabilità dei programmi di tutela intrapresi. “Ho deciso di affrontare questo problema – ha detto – perché è un problema attuale, e il verificarsi di disastri e calamità naturali con sempre maggiore frequenza e intensità avverte che gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più accelerati e va detto che i paesi in via di sviluppo non hanno le risorse per affrontare le conseguenze di questo fenomeno, e quindi devono affidarsi alle nazioni più ricche che sono leprincipali responsabili delle emissioni di gas a effetto serra”.

Dobbiamo riconoscere, ha proseguito la Hay, che c’è una correlazione tra i cambiamenti climatici e le forme insostenibili di sviluppo. Il progresso va sostenuto per fare in modo che le popolazioni escano dalla povertà, ma questo sviluppo non deve aumentare l’inquinamento terrestre.

 

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