Non sarebbe l'aumento di anidride carbonica a mettere a rischio la sopravvivenza della foresta amazzonica, minacciata invece da altri inquinanti
(Rinnovabili.it) – Che il cambiamento climatico minacci la sopravvivenza delle specie vegetali e ne mini la resistenza lo sentiamo ripetere da tempo dagli esperti climatici mondiali. Pare però che non tutto il male venga per nuocere. A dichiarare l’inversione di tendenza lo studio che un team di scienziati ha pubblicato sulla rivista Nature, sostenendo che l’aumento della temperatura globale non stia danneggiando gravemente la foresta amazzonica, capace, al contrario, di mostrare un indice di resistenza superiore rispetto a quanto si pensasse. L’autore principale dello studio, Peter Cox, ha detto che la foresta Amazzonica continuerà ad esistere almeno fino a tutto il XXI secolo perché l’anidride carbonica si trasforma in fertilizzante contribuendo alla sopravvivenza degli alberi.
“La fertilizzazione per mezzo dell’anidride carbonica supera l’effetto negativo dei cambiamenti climatici sulle foreste, che continueranno ad accumulare anidride carbonica durante il secolo XXI” ha dichiarato il ricercatore.
Ma la minaccia che incombe su boschi e foreste non sparirà visto che a danneggiare il patrimonio verde minaccia la produzione di inquinanti e di gas ad effetto serra proposti della combustione di carburanti fossili.