(Rinnovabili.it) – Quanto si sa sugli impatti dei cambiamenti climatici? E quanto sulle operazioni di mitigazione e di adattamento? A queste e ad altre domande ha cercato di rispondere la riunione dello scorso 27 febbraio organizzata presso la Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente, un incontro tra tecnici per fare il punto sulle conoscenze scientifiche in materia di scenari climatici.
L’incontro, al quale hanno partecipato i principali enti di ricerca nazionali (l’Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale, l’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, l’Istituto di Biometeorologia del CNR, l’ENEA, l’Istituto Nazionale per l’Economia Agraria, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, la Fondazione Enrico Mattei, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e il Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici), rappresenta il primo step di un lungo percorso che arriverà alla definizione di una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, proprio come ha fissato il libro bianco della Commissione Europea.
Per la Commissione, infatti, è fondamentale arrivare a un quadro d’azione europeo in cui ogni singolo Stato dia il proprio contributo rispettando le tempistiche stabilite. Come si legge nel documento, il quadro sull’adattamento è finalizzato ad aumentare la resilienza dell’Unione Europea per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici, nel rispetto del principio di sussidiarietà e degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile.