Riuniti a Bonn i delegati di oltre 160 Paesi si sono accordati su una serie di misure concrete per contrastare il cambiamento climatico che rientreranno nella nuova intesa globale
La riunione, la prima del gruppo di lavoro ad hoc della Piattaforma di Durban per un’Azione Rafforzata, è servita innanzitutto permettere i puntini sulle “i” e sottolineare ai delegati presenti quanto si è raggiunto fino ad oggi in termini di energia pulita e progressi low carbon in tutto il mondo. Figueres ha ricordato ai governi nel corso dell’incontro che “mentre in molti possono ritenersi sulla buona strada per raggiungere i traguardi fissatisi, sono tutti ancora molto lontani dal soddisfare le esigenze della scienza”. Mentre il termine per un accordo climatico globale è la fine del 2015 infatti, le nazioni devono agire subito creandosi fin da ora un’idea di quello che dovrà essere messo nero su bianco in poco più di 12 mesi. Tuttavia le discussioni a Bonn questa settimana hanno nuovamente sottolineato come, mentre la stragrande maggioranza delle nazioni concordano che siano di vitale importanza interventi urgenti in materia di emissioni di carbonio, continui a esserci un’ampia divergenza su come questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto.