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Climate change e finanza: le polizze assicurative rischiano di divenire inaccessibili

polizze assicurative cambiamento climaticoPolizze assicurative in rialzo già in molte regioni flagellate da eventi violenti come il sud ovest dell’Italia

 

(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico potrebbe rendere le polizze assicurative troppo costose per la maggior parte delle persone: a lanciare l’allarme è stata la più grande compagnia assicurativa al mondo, la Munich Re, che ha identificato nel riscaldamento globale uno dei responsabili dell’esborso di quasi 24 miliardi di dollari a risarcimento dei danni provocati dai vasti incendi che hanno flagellato la California la scorsa estate.

 

“Se il rischio d’incendi, alluvioni e tempeste aumenta, l’unica opzione per le compagnie assicurative è quello di rialzare i premi – ha spiegato il climatologo Ernst Rauch, consulente per la Munich Re – Nel lungo periodo questo potrebbe avere rilevanza sociale. L’accessibilità alle polizze diventerà così complicata che molte persone con reddito basso o nella media residenti in determinate regioni non saranno in grado di avvalersene”.

 

Gli esperti della Munich Re hanno commissionato uno studio per capire le cause dell’ondata di incendi scoppiati la scorsa estate in California, in cui persero la vita 85 persone: secondo il report, le anomale situazioni meteorologiche dello scorso anno, con un inverno particolarmente umido che ha alimentato la crescita delle foreste e una primavera-estate arida, sono state determinate in buona parte dal cambiamento climatico in atto. Gli esperti della compagnia assicurativa hanno calcolato in 5 miliardi di dollari le perdite annue dovute a risarcimenti causati da incendi nella regione; cifra che è schizzata a oltre 20 miliardi la scorsa estate. Di qui, la necessità di inserire il fenomeno tra le variabili nel calcolo dei premi assicurativi.

 

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Le polizze della Munich Re adottano già un sistema di rialzo in zone colpite da eventi catastrofici come gl’uragani, ad esempio in Florida. I premi assicurativi vengono sistematicamente adattati al ricorrere di eventi climatici violenti e ripetuti in regioni come la Germania, l’Austria, la Francia, il MidWest degli Stati Uniti e il sud ovest dell’Italia.

 

“Il settore è particolarmente preoccupato che il continuo aumento delle temperature possa rendere più complesso garantire protezione finanziaria affidabile alle persone che ne necessitano”, ha spiegato Nicolas Jeanmart, direttore di Insurance Europe e rappresentante di 34 associazioni assicurative del vecchio continente.

 

In un recente intervento presso la Commissione europea, anche l’amministratore della Banca d’Inghilterra, Mark Corney, ha annunciato a breve una regolamentazione per inserire forme di governance del rischio finanziario connesso al cambiamento climatico per banche, assicurazioni e grandi imprese. Secondo quanto riportato da Corney, diverse banche inglesi starebbero già valutando l’estensione di fattori di rischio finanziario a settori sensibili alla conversione green in atto come quello dell’estrazione e utilizzo del carbone, alle cause legali correlate alle emissioni di veicoli diesel oltre ad ammortamenti per chi affitta proprietà non in linea con i nuovi standard di efficienza energetica.

 

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