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Clima: dall’ONU il piano per guardare nel futuro dei Poli

Prende corpo la Polar Prediction Project, iniziativa delle Nazioni Unite nata per predire gli effetti del surriscaldamento globale a livello della regione artica e antartica

Clima: dall’ONU il piano per guardare nel futuro dei Poli

 

(Rinnovabili.it) – Un piano d’azione internazionale per migliorare le previsioni meteorologiche e le condizioni climatiche nelle regioni polari. Questo quanto prevede il nuovo accordo raggiunto nell’ambito del vertice Onu di Ginevra. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha riunito nella città svizzera dal 13 al 15 luglio scienziati climatici, meteorologi, esperti ambientali, ricercatori e operatori del mondo finanziario e turistico. L’obiettivo? Dare corpo alla Polar Prediction Project, iniziativa delle Nazioni Unite nata per prevedere e combattere gli effetti del surriscaldamento globale a livello della regione artica e antartica.

 

A livello scientifico vi è un crescente interesse per le regioni polari, interesse alimentato soprattutto dalle preoccupazioni per il rapido ritmo del cambiamento climatico. L’Artico si sta riscaldando a circa il doppio della media globale, con conseguenti riduzioni delle coperture di ghiaccio e neve e il progressivo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost. L’impatto di questo fenomeno non si limita alla regione artica, ma si fa sentire anche in altre parti del globo – basti pensare alla crescita del livello del mare ed alla modifica dei modelli meteorologici. Regioni polari, in precedenza di difficile accesso, si stanno aprendo ora ai traffici economici ma le conoscenze scientifiche su quelli che sono gli elementi base di queste aree sono ancora limitate.

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“I progressi nella Polar Prediction porterà a miglioramenti nelle previsioni meteo, in quelle climatiche e nei servizi per quanti vivono e lavorano in queste latitudini più elevate”, ha commentato il presidente del WMO, David Grimes. “Il cambiamento climatico offre opportunità, come ridurre i tempi di trasporto marittimo dall’Europa all’Asia, e rischi come le maree nere e gli incidenti navali. Abbiamo bisogno di una maggiore capacità predittiva per poter gestire entrambi “, ha aggiunto Thomas Jung, presidente del comitato direttivo del Prediction Progetto Polar. La riunione di Ginevra ha concordato una serie di azioni per l’Anno della Prediction Polar:

  • Ha definito le priorità di osservazione e di ricerca di alto livello.
  • Ha individuato esigenze e aspettative degli stakeholder.
  • Si è impegnata in finanziamenti, attrezzature, competenze e logistica.
  • Ha discusso la gestione dei dati e lo scambio di informazioni.
  • Ha deciso come coordinare le attività previste.

I risultati saranno utilizzati per rivedere e mettere a punto il piano di attuazione.