(Rinnovabili.it) – Gli impegni di taglio delle emissioni previsti per il vertice sul clima di dicembre potrebbero mancare clamorosamente i target necessari ad evitare un riscaldamento globale superiore ai 2°C. È la cruda conclusione di un rapporto stilato da un team guidato dall’economista britannico Nicholas Stern.
Il gruppo, che lavora per il Grantham Research Institute on Climate Change della London School of Economics, ha esaminato le misure annunciate da Unione europea, Stati Uniti e Cina. Allo stato attuale, spiegano gli esperti, non saranno sufficienti a centrare l’obiettivo che, secondo l’IPCC, eviterebbe al pianeta gli effetti più catastrofici.
«Gli Intended National Contributions (INDCs) non sono coerenti con l’obiettivo internazionale di limitare l’aumento della temperatura media globale oltre i 2°C», afferma il rapporto. La pubblicazione segue una marcia per il clima che sabato, a Londra, ha portato in strada (secondo gli organizzatori) 20 mila persone.
La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) organizzerà il meeting di Parigi 2015 nel tentativo di ottenere che le nazioni – soprattutto quelle più sviluppate – accettino riduzioni vincolanti delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra. La strategia migliore, secondo il mondo scientifico, è la chiusura delle centrali elettriche a combustibili fossili, la costruzione di impianti a fonti rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica nelle case e nelle fabbriche.
Ecco perché il gruppo del Grantham Institute ha cercato di capire quanta CO2 verrebbe emessa in atmosfera al 2030 se Ue, USA e Cina mantenessero le loro promesse. Le conclusioni sono deludenti: in totale, continuerebbero ad essere diffuse nell’aria 21-22 miliardi di tonnellate di gas climalteranti all’anno. Per contro, il resto del mondo – che include economie in crescita come il Brasile e l’India – ne emetterà circa 34 miliardi, stando ai dati forniti dalla International Energy Agency (IEA). In totale significa che la produzione di emissioni si attesterà sui 55-56 miliardi tonnellate all’anno entro il 2030.
Tuttavia, per contenere il global warming entro i livelli di guardia, non si dovrebbe eccedere un tetto di emissioni pari a 36 miliardi di tonnellate. Con gli impegni di adesso, insomma, il mondo oltrepassa la deadline di circa 20 miliardi di tonnellate l’anno.