(Rinnovabili.it) – Come si fa a conoscere il passato climatico? Un team di ricercatori spagnoli suggerisce di analizzare i sedimenti conservati nei fondali del lago Enol, nelle Asturie. Studiando la composizione dei campioni geologici prelevati, infatti, gli esperti sono riusciti a dimostrare che l’Olocene, periodo geologico che ebbe inizio 11.600 anni fa, non aveva condizioni climatiche stabili come si credeva.
Lo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Pirenaico di Ecologia (IPE) del CSIC, in collaborazione con altri scienziati delle Università di Saragozza, La Coruna, Valencia e Cadice, e pubblicato sul Journal of Paleolimnology , ha stabilito e descritto differenze climatiche all’interno degli ultimi 13.500 anni. Elaborando i dati relativi ai sedimenti prelevati è stato possibile fornire i dati relativi all’umidità della regione e alle variazioni di temperatura intercorsi nell’arco di 135 secoli. Lo studio, insieme ad una precedente analisi che descrive l’ultima glaciazione e un’altra più recente, che esamina i secoli passati, è “la prima registrazione delle modifiche dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici nel corso degli ultimi 40mila anni all’interno del Parco Nazionale Picos de Europa”, ha specificato Ana Moreno, ricercatore IPE-CSIC e autore principale del lavoro.
Il lago Enol, formatosi 40mila anni fa a seguito del ritiro di un ghiacciao, ne conserva sul fondo tutti sedimenti organici e non che ora sono stati studiati. Una delle analisi di maggiore interesse ha preso in esame i pollini che hanno quindi fatto risalire alla presenza o meno di numerose specie vegetali a causa delle diverse condizioni di clima e temperatura.