Il riscaldamento del clima porterà al collasso di un’area ghiacciata in Antartide vecchia 100 secoli. Previsto un innalzamento del livello dei mari
(Rinnovabili.it) – Attendiamoci da qui a breve un innalzamento del livello dei mari a causa dei cambiamenti del clima. L’ultima porzione intatta di una delle colossali piattaforme di ghiaccio in Antartide si sta rapidamente indebolendo, e probabilmente si frammenterà completamente nei prossimi anni, contribuendo a far salire le acque. Lo ha dichiarato uno studio della NASA uscito ieri.
La ricerca si è focalizzata su un residuo della cosiddetta piattaforma di ghiaccio Larsen B, che esiste da almeno 10.000 anni ma è parzialmente franata nel 2002. Quel che ne resta si estende per circa 1.600 chilometri quadrati, pari alla superficie della città di Londra.
L’Antartide ha decine di piattaforme simili che si estendono sul mare oltre la linea di costa del continente galleggiante: la più grande rasenta le dimensioni della Francia. Larsen B si trova nella Penisola Antartica, che si estende verso la punta meridionale del Sud America ed è una delle due principali aree del continente in cui gli scienziati hanno documentato l’assottigliamento di tali formazioni di ghiaccio.
«Questo studio dei ghiacciai nella Penisola Antartica fornisce intuizioni circa la reazione futura delle piattaforme più a sud, formate più da terra che da ghiacci, ad un clima sempre più caldo», ha detto Eric Rignot, co-autore dello studio e glaciologo al Jet Propulsion Laboratory della NASA.
La ricerca, pubblicata online sulla rivista Earth and Planetary Science Letters, si è basata su indagini aeree e dati radar.
Ala Khazendar, scienziato che ha partecipato allo studio, ha detto che l’analisi dei dati rivela che l’allargamento di una spaccatura finirà per far collassare completamente Larsen B intorno al 2020.
Una volta che ciò sarà accaduto, i ghiacciai che alimentavano la piattaforma scivoleranno in mare, contribuendo all’innalzamento del livello dell’acqua. Lo studio ha anche scoperto che Leppard e Flask, i due principali ghiacciai in questione, si sono ridotti di una lunghezza pari a 20-22 metri negli ultimi anni. Il ritmo della loro contrazione è accelerato dal 2002, periodo in cui è avvenuto il primo crollo parziale della Larsen B.